Il direttivo del Conna augura un buone feste a tutti. (Anche in questo periodo non cesseremo di jnformare)
29 dicembre 2004 VELLEITA' La sciagurata dismissione della catena dei trasmettitori in onda media per decisione della attuale direzione Rai ha privato un gran numero di ascoltatori della possibilità di ricevere le trasmissioni radiofoniche del mezzo pubblico. Di fronte alle rimostranze venute da più parti per una decisione destinata a contribuire ad affossare l'Azienda, ne è conseguito l'annuncio velleitario che la diffusione nella banda FM sarebbe stata "potenziata". Il vertice Rai, completamente disinformato, non si è mostrato al corrente delle infinite controversie dovute all'annosa ostinazione della direzione tecnica di voler applicare l'antico Piano di Stoccolma concepito in regime di monopolio: se i tecnici Rai avessero abbandonato per tempo preconcetti e stati di fatto superati, avrebbero potuto raggruppare in tutta comodità le loro reti su alcune frequenze sicure e garantite in un determinato punto della banda FM. A questo proposito, da amici della Rai lungimiranti quali siamo, esprimevamo sul numero di aprile di Nuove Antenne del 1985 (pagina 6) identico concetto consigliando la dirigenza tecnica del tempo (lo facemmo anche amichevolmente a voce) di usare "..pochi punti di frequenza, e segnali trasferiti in microonde" (e non a rimbalzo). Oggi, a giochi fatti, senza un Piano di assegnazione delle frequenze in banda FM, e anche in presenza di concessioni fasulle, pensare di "violentare" l'emittenza privata riteniamo sia pura utopia che merita dure prese di posizione che per evitarle l'Azienda non ha che da riattivare i tx in onda media che ci risulta siano stati semplicemente spenti e non smantellati. Se invece si vorrà lo scontro, il Conna è pronto a fare la sua parte. Anche Consulmedia di cui ricordiamo gli indirizzi, (info@consulmedia.it www.newslinet.it ) a questo proposito ha messo a punto tutta una serie di interessanti dispositivi di difesa.
AUGURI E' stato stampato ieri il numero di dicembre di Nuove Antenne che andrà in distribuzione nei prossimi giorni.
18 dicembre 2004 RADIO
NETTUNO ANZIO
RADIO RAMA Come abbiamo già riportato, abbiamo preso contatto con avvocati che in forza della sentenza 204 della Corte costituzionale e di una passo della sentenza del consiglio di Stato che ci riguarda riusciranno ad ottenere finalmente giustizia. A
causa avviata, ovviamente, le emittenti non saranno nel frattempo
interdette. Scrive Radio Rama di Manduria: 15 dicembre 2004 LA LETTERA Il responsabile di una cooperativa radiofonica nostra associata ci comunica di aver ricevuto una lettera ministeriale che lo avverte dell'esito dell'istruttoria a suo carico negativa rispetto a quanto stabilisce la legge n.66/2001 e lo si invita entro 15 giorni a dichiarare la sua volontà di trasformarsi in emittente comunitaria. Come avevamo avvertito per tempo, in attesa si riesca a dimostrare l'incostituzionalità delle imposizioni della legge 66/2001, la decisione di riaprire di fatto i termini per presentare domanda di trasformazione in "comunitaria" riconcilierà il sonno a tanti che lo avevano perduto di fronte all'inaudita violenza due volte inaccettabile perché tra l'altro aveva il potere di cambiare le condizioni cui era stata rilasciata la "concessione" (sia pur senza valore) nel 1994. Il grosso delle lettere arriverà nei primi giorni del nuovo anno; nel caso specifico si tratta di una coop che aveva assunto due dipendenti poi in seguito licenziati, risultando quindi "fuori legge" alla richiesta dei certificati di contribuzione. Questo è uno dei casi in cui la !"trasformazione" è conveniente perché come è noto le emittenti comunitarie possono far capo ad associazioni, cooperative o fondazioni: va da sé che ai nostri associati già in cooperativa, converrà comunicare l'accettazione. Ci sono altre situazioni in cui la scelta sarà ugualmente obbligata, per esempio per quelle ditte individuali fortemente interferite da reti nazionali o multiregionali che forti del fatto di aver ottemperato alla legge 66/2001 fanno di tutto per impedire l'intervento degli Ispettorati in favore delle prime. In tutti gli altri casi registriamo una forte dignità di resistenza legale. Il Conna già ha preso contatti con avvocati che possano condurre una azione tesa a far riconoscere l'illegalità (costituzionale) delle norme contenute nella legge '66. Invitiamo pertanto quanti avessero deciso di restare ditte individuali a mettersi in contatto con l'Associazione in tempi ravvicinati. Conna, Coordinamento nazionale Nuove Antenne.
Ci giunge notizia che i
funzionari Siae della Sardegna condannati pesantemente in 1° grado
(nota di "Ultimissime" del 21 giugno 2001), sono stati assolti
dalla Corte di appello perché il precedente Tribunale avrebbe preso un
vero e proprio abbaglio.
08 dicembre 2004 RADIO ABRUZZO MARCHE Salve sono Diego Di Francesco titolare di Radio Abruzzo Marche, ditta individuale, senza dipendenti, a conduzione veramente familiare. Volevo dire che se nel 2001 ho fatto la scelta di rimanere cosi’ come ero; oggi, a distanza di tre anni ne sono ancora piu’ convinto, e sono decisissimo a rimanere cosi’ come sono e guai a chi mi tocca. La radio io me la sono creata da solo con tanti
sacrifici, non me l’ha fatta ne Prodo ne gasbarro ne berlusconio, e ho dato alla radio buona parte della mia
vita, rinunciando magari ad altre cose, quindi guai a chi me la tocca (
ribadisco). Penso di essere, non nel giusto ma nel “giustissimo”; io non sto’ ne’ rubando ne’ tantomeno
truffando nessuno; sto solo lavorando, onestamente. Negare i contributi per l'editoria a coloro che non si sono uniformati alla illegale legge '66 è un abuso ( a differenza, per intenderci, da quelli previsti nella 'finanziaria) perché essi sono previsti dalle leggi vigenti e fino a prova contraria "negazioni" per non aver "ottemperato" alla '66 non ne sono arrivate. Il Conna a questo proposito ha aperto una vertenza con il settore della Presidenza del Consiglio che se ne occupa. Nota: se ci viene richiesto (per evitare forme di concorrenza sleale) omettiamo il nome della radio che ci scrive.
07 dicembre 2004 XXXXX
XXXX Nessun comportamento in particolare; aspettiamo si muova il Ministero e nel frattempo raccogliamo tutte le opinioni possibili: il pronunciamento del Consiglio di Stato sul danno provocato alle emittenti riteniamo pesi come un macigno sull'Ufficio legale del Ministero che rischia duro come si dice. Se così non fosse stato, ben difficilmente avremmo raccolto il primo risultato di poter trasformare le ditte individuali in associazioni. Nota: se ci viene richiesto (per evitare forme di concorrenza sleale) omettiamo il nome della radio che ci scrive.
RADIO DELTA UNO Arrivano opinioni, suggerimenti, prese di posizione in risposta alle nostre domande. Continuate a scriverci. Quella che segue è una lettera molto significativa e Radio Delta Uno avrà tutto il l'appoggio del Conna che potrà dimostrare in tribunale il "danno" apportato all'emittente cui faceva riferimento il Consiglio di Stato nella sentenza di cui a suo tempo abbiamo dato conto.
E l'attuale
opposizione politica responsabile di questa assurda e incostituzionale legge, cosa fa? Nulla. Potrebbe, invece fare molto, se non altro per riparare
alle stupide ed antidemocratiche regole imposte qualche anno fa. 03 dicembre 2004 DIGESTIONE Ci giungono e-mail e telefonate da parte di chi ha letto le quattro puntate che precedono dal titolo "Le carte in tavola" capendo molto poco di quanto abbiamo scritto. Anche se nei prossimi giorni pubblicheremo su di uno spazio apposito dei nostri siti l'intera informativa per una più rapida consultazione, sembra impossibile, ma nonostante la nostra preoccupazione costante di essere il più chiari possibile quando scriviamo c'è chi "maldigerisce" ciò che legge frettolosamente interpretando poi a suo modo fatti che hanno magari un senso differente. La posta in gioco è comunque importante perché i termini di presentazione delle domande per le radio erano stati chiusi improrogabilmente al 30 settembre del 2001: essere riusciti a a far riaprire i termini di fatto dopo tre anni di pressioni (anche se non ci sarà mai esplicita ammissione ministeriale) non è cosa di poco conto ed è una opportunità che deve essere attentamente valutata dai singoli. Già abbiamo notizie di emittenti che non intendono sottostare a quella che ritengono ( e il Conna è perfettamente d'accordo) una volgare imposizione nonostante sia inserita in una legge dello Stato, la cui verifica della costituzionalità ci è stata impedita fino ad oggi da una giustizia amministrativa di parte, meritevole di una profonda riforma. Mandateci anche vostri scritti che se di ordine generale li faremo conoscere a quanti ci seguono. (Coordinamento nazionale Nuove Antenne)
CARTE IN TAVOLA Cliccare qui per leggere il documento
|
||||