25 novembre 2009
IL PREMIO
Mentre la redazione di Nuove Antenne è impegnata a completare
il giornale che avrà per titolo in prima pagina
"L'imbroglio digitale", Newslinet (www.newslinet.it), il noto periodico
diretto da Massimo Lualdi, ha pubblicato un interessante articolo
con premio finale per il Conna e per Newslinet stesso a firma
prestigiosa di Aldo Grasso, che sul Corriere della Sera è giunto a
conclusioni combacianti con quelle che da tempi non sospetti andiamo
formulando basandoci su fatti di buonsenso e su dati tecnici.
Anche la percentuale degli ascoltatori che hanno avuto ostacoli di
sintonizzazione il primo giorno dell'avvicendamento
analogico/digitale a Roma, quantificata dal Conna nella misura di
oltre il 60 per cento, trova ampia giustificazione nel crollo degli
ascolti per le locali rilevati a distanza di tempo.
20 novembre 2009
IL SALVAGENTE
La benemerita organizzazione che fa capo a IL SALVAGENTE (www.ilsalvagente.it), nota per la difesa dei consumatori, punto
di riferimento per quanti senza fronzoli e giri retorici viziosi vogliono apprendere le cose nella loro essenzialità, ha intervistato
per la penna di Martina Aureli il presidente del Conna Mario Albanesi.
Cliccando QUI è possibile leggere l'articolo.
19 novembre 2009
LA CAMPIONATURA
Un amico del Conna che non conosciamo personalmente ci ha mandato
una lettera il medesimo giorno che Roma è passata al digitale.
Chi scrive indubbiamente non è un normale ascoltatore perché
mostra una competenza affatto disprezzabile, enunciando tutta una
casistica di inconvenienti che hanno trovato puntuale conferma nella
realtà.
A questo scritto ne è seguito un secondo due giorni dopo che non
possiamo pubblicare tanto è infarcito di espressioni talmente forti da
meritare ogni poche parole un lungo "beep": la campionatura di uno
sfogo, comune a quello che ha interessato un enorme numero di
ascoltatori.
In data odierna si
passerà al digitale terrestre, la pubblicità in televisione, sulle reti
Mediaset e Rai fanno trasparire la facilità nel collegare il decoder
"anche le persone anziane lo possono fare"; ma illudono per l'ennesima
volta la gente e questo è dimostrazione di quanto la televisione
influisce sulla mentalità del grosso pubblico.
Collegare il decoder, é vero, è un gioco da ragazzi, ma tutti i problemi
derivanti da falsi contatti degli spinotti, cavi vecchi e rovinati,
prese resistive, impianti mal bilanciati o assenza di ripartitori di
segnale con collegamenti cavo-cavo (attorcigliati), antenne troppo
vecchie, centraline di amplificazione obsolete e mai revisionate,
impianti condominiali con scarsa manutenzione, impianti interni agli
appartamenti realizzati dai medesimi inquilini senza conoscenze in
materia, impianti senza chiusure a 75 Ohm, ampliamento degli impianti
interni agli appartamenti senza bilanciamento o amplificazione, a
questi, e a tantissimi altri problemi, si andrà incontro con questa
tecnologia a differenza del segnale analogico, che, pur vedendolo
disturbato, ondulato, riflesso o sabbioso si poteva sempre continuare a
vederlo: il digitale è estremamente intransigente e richiede un segnale
di buona qualità con il "ricatto" che se ciò non è disponibile nell'
impianto "io non ti faccio vedere i canali".
In pratica, ove non si verificheranno suddette condizioni, con impianti
a regola, la possibilità di vedere tutte le emittenti sarà impossibile o
quantomeno si riceveranno a tratti con il fastidioso effetto mosaico o
con intermezzi di comunicazione del decoder di: "assenza di segnale".
Inoltre in tante zone con dislivelli territoriali ed eccessive coperture
verso la fonte dell' emittente, ci saranno difficoltà enormi nella
ricezione e si dovrà ricorrere a "SAT TV" o a "SKY" con conseguente
spesa. Per l'ennesima volta tutta la verità non si è detta, facendo
sembrare come sempre tutto rose e fiori, la solita politica dell' Italia
che non dice mai le cose per quello che sono abbindolando i cittadini
con false dicerie facendoli rimanere calmi e tranquilli nella loro beata
ignoranza: chi non pensa non può fare danni.
Grazie per l'ascolto.
Valentino Valentini Roma
Roma 16 Novembre 2009
17 novembre 2009
MAL DI PANCINI
Il Conna ha inviato il comunicato che segue a tutte le agenzie di
informazione.
Nel passaggio a Roma
dall’analogico al digitale, stupisce che alcuni giornali abbiano prese
per buone le valutazioni del direttore dell’Auditel Walter Pancini – uno
dei sostenitori del digitale terrestre – che senza disporre degli
strumenti necessari ha rilasciato dati percentuali ottimistici da
considerare privi di fondamento.
L’Auditel poteva al massimo riferire in merito alle famiglie dotate dei
rilevatori che sono una infima minoranza rispetto alla cittadinanza
italiana, per giunta ben rifornite per tempo di ricevitori e antenne
adatte alla migliore ricezione.
Il Conna, la nostra associazione, ha mandato suoi inviati in diversi
luoghi a interrogare nel modo più semplice i cittadini (strada, fermate
metropolitana ecc..) e i dati sono risultati allarmanti: oltre il 60 per
cento ha riscontrato gravi problemi di ricezione a partire dalla mattina
del 16 novembre.
Gli inconvenienti dovuti all’adozione intempestiva di un sistema
digitale fallimentare che doveva invece aver luogo attraverso il
satellite lasciando inalterate le trasmissioni in analogico se non altro
per evitare di mandare al macero milioni di ricevitori, continueranno
perché a differenza di quelli analogici, i segnali in digitale hanno
bisogno di essere trasmessi con potenze di gran lunga maggiori.
La situazione certamente migliorerà, ma i difetti congeniti di un
sistema inadatto a servire un territorio dall’orografia complessa come
quello italiano permarranno.
16 novembre 2009
PRIMO GIORNO
Alla dichiarazione trionfalistica che Roma è la prima capitale al
mondo digitalizzata qualcuno ha risposto che il motivo dovrà pur esserci
considerato che l'Italia in genere è il fanale dell'ultimo vagone del
treno.
Paolo Romani è apparso in televisione mentendo come al solito nel
dichiarare che tutto va bene; egli si rivolgeva evidentemente a quegli
ascoltatori in grado di ricevere i segnali televisivi con una certa
stabilità per posizione favorevole, per sistema di antenna puntato nella
giusta direzione o altro, non agli altri che ovviamente non potevano
sentirlo perché nel primo giorno dell'avvicendamento sono stati
costretti a fare a meno della televisione.
Una brutta operazione quella dell'imporre senza alternative un nuovo
sistema di trasmissione che meritava una lunga preparazione se non una
scelta diversa nelle trasmissioni da satellite mantenendo le
trasmissioni in analogico lasciando libera l'utenza di scegliere cosa
più gli conveniva.
La "guerra del LCN" dell'accaparramento dei numeri è cominciata e c'è da
giurare che non sarà indolore, ma il vero motivo di preoccupazione è
l'intensità dei segnali che a differenza di quelli trasmessi in
analogico dovrà esse molto più elevata, contraddicendo quanti
sostenevano fino a poco tempo fa il contrario. Non mancheremo di
riferire lo svolgersi degli avvenimenti.
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