22
novembre 2008
EDITORIA
Nel prossimo numero di Nuove Antenne - in preparazione -
daremo atto delle proposte del Conna di modifica della bozza di
Regolamento sull'editoria che ci è stata consegnata durante l'assemblea
a palazzo Chigi del 17 settembre, presenti il sottosegretario alla
presidenza Paolo Bonaiuti delegato all'editoria, il ministro Calderoli e
il sottosegretario generale alla presidenza Mauro Masi.
I drastici tagli economici previsti e il rivoluzionamento delle norme
per la carta stampata e per le radio e tv previsti dal Regolamento hanno
scontentato quasi tutti anche per la loro dubbia legittimità, al punto che il
sottosegretario Bonaiuti ha annunciato mercoledì scorso alla camera in
Commissione VII cultura:
"L'operatività delle norme non
partirà più dal primo gennaio 2009, ma è stata spostata al primo gennaio
2010, e riguarderà quindi i contributi del 2009, mentre per quelli del
2008 rimane salva la normativa vigente, con l'eccezione di alcune
disposizioni minori. Abbiamo ancora dinanzi a noi un anno per cercare di
arrivare ad una legge condivisa sull'editoria. A differenza di quanto ho
letto su molti giornali, questa non è una legge sull'editoria ma un
semplice regolamento: dovremo poi fare uno sforzo complessivo per
arrivare a una legge, mi auguro condivisa".
La "triade"
delegata all'editoria si è in sostanza resa conto che accetta e machete
sono utensili in certi casi necessari ma non da usare
indiscriminatamente in un settore - quello dell'informazione - dal quale
dipendono direttamente le sorti della convivenza democratica.
07
novembre 2008
I "BOLLINI
REGOLAMENTARI"
Quante radio e
televisioni locali hanno subito prepotenze sotto forma di "irruzioni"
degli agenti Siae con il supporto della Guardia di finanza al seguito
alla ricerca del "Bollino" apposto su ogni supporto di registrazione?
Tante.
Il Conna ha sempre sostenuto che indipendentemente dalla richiesta
avanzata in sede europea da parte della Siae di utilizzare un così
strano sistema (richiesta che non c'è mai stata), il famigerato contrassegno
era un controsenso perché ogni programmatore o titolare di emittente
doveva essere libero di poter utilizzare materiale sonoro eterogeneo
anche di provenienza straniera o addirittura sconosciuta se risultava utile
per quel che
produceva .
Il nostro consiglio quindi era quello di denunciare l'abuso in sede
giudiziaria civile purtroppo scarsamente seguito per il timore generico di "rivolgersi
alla giustizia".
C'è chi ha subito in questo modo gravi vessazioni senza difendersi e la
riluttanza di far le proprie ragioni in sede opportuna ha messo in
difficoltà anche la nostra associazione: è problematico infatti
difendere chi non intende farlo e preferisce subire nonostante sappia
che già la Corte di giustizia europea seguita dalla Cassazione italiana
si erano pronunciate contro la illegittimità del contrassegno .
Finalmente martedì scorso il giudice di Cesena Barbara De Virgiliis ha
assolto un imprenditore di Cesena che era stato accusato di aver
commercializzato opere d'arte prive del "Bollino regolamentare". L'avvocato Sirotti
Gaudenzi che se n'è occupato ha vinto la causa perché non c'erano gli
estremi a carico del suo cliente per configurare reato alcuno.
La questione si è trascinata a lungo partendo, appunto, dalla Corte di
giustizia di Lussemburgo e il giudice di Cesena, oltre ad aver posto un
punto fermo sulla sostanza della sentenza , ha stabilito che dovranno
essere la Siae e lo Stato italiano a sostenere le spese relative all'intero procedimento.
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