21
novembre 2007
RIDONDANTE MARIA
Dacia Maraini con la classica spocchia degli
scrittori, cioè di chi invece di sintetizzare un concetto in poche righe
è uso diluirlo in una pubblicazione di qualche centinaio di pagine,
ha attaccato sulle pagine del Corriere della sera Radio Maria
colpevole di "macinare giaculatorie e litanie”che disturbano la
ricezione di Radio 3 di cui è assidua ascoltatrice.
La signora Maraini, in compagnia della quasi totalità del mondo
intellettuale - definiamolo così pur nei suoi confini assai incerti – se
ne sono ben guardati quando valeva la pena di prendere posizione contro
l’autentico macello che si stava consumando ai danni della libera
emittenza popolare radiofonica e televisiva mediante il rilascio di
“concessioni” in assenza dei piani di assegnazione.
Più volte, in tutte le sedi, abbiamo tentato di smuovere la loro
indifferenza senza risultato perché nessuno di loro ravvisava una
lesione del proprio interesse personale come quello che oggi lamenta la
scrittrice, la quale non ha trovato di meglio che richiamarsi
prolissamente al contesto delle trasmissioni di Radio Maria: un tasto
che investe la libertà di espressione che ci interessa più di ogni altra
cosa.
Con un po’ più di umiltà, Dacia Maraini avrebbe potuto meglio informarsi
e scrivere fatti incontrovertibili come quello del perdurante Far West
nella banda Fm dovuto alla mancanza dei piani di assegnazione; dello
sporco commercio delle frequenze che ha permesso a Radio Maria di essere
dappertutto, in certe zone presente su cinque punti di frequenza
diversi, debordante e invadente nonostante le leggi vietIno di
“illuminare” il medesimo territorio in modo ridondante; oppure parlarci
della compiacenza di buona parte dei degli “ispettorati” territorialI
per determinate testate, nonché denunciare la norma di legge
(palesemente incostituzionale) che insieme a Radio Padania ha favorito
Radio Maria assegnandole soldi insieme al permesso di occupare frequenze
in seguito concesse gratuitamente.
14
novembre 2007
CONDOGLIANZE
Anche a nome degli iscritti e
collaboratori tutti del Conna, partecipo al dolore di Elena Porta per la
scomparsa di suo padre Eugenio Porta, nostro caro amico.
Nel numero di Nuove Antenne di dicembre parleremo diffusamente di questa
figura di paladino della libertà d'antenna nato come avvocato esperto in
diritto marittimo che nel 1974 decise di mettere la sua esperienza e
professionalità al servizio di radio e televisioni locali.
Mario Albanesi
09
novembre 2007
ANNUNZIO
Avevamo avvertito che l'annunzio del 15 agosto scorso scorso sarebbe
stato ripetuto. Considerato che il rapporto con Bruxelles sta procedendo
bene, invitiamo in particolare coloro che ebbero negata la "concessione"
a causa di un ritardo nella presentazione dei documenti, e tutti coloro
che sono stati costretti a licenziare i dipendenti imposti dalla legge
66 a prendere contatto con il Conna.
Il Conna come aveva promesso. non ha
inteso affatto allinearsi al detto, più che napoletano italico "Chi ha
avuto ha avuto ..." , ma costantemente ha aspettato il momento migliore
per chiedere giustizia.
Dopo che gli inattendibili tar e consiglio di stato avevano ritenuto
"normale" venissero pagati da parte delle emittenti canoni e tasse, e
che legge 66/2001 obbligasse le ditte individuali a snaturarsi imponendo
un cambiamento di ragione sociale con l'aggiunta della assunzione
coercitiva di dipendenti, i nostri legali, attraverso un fine lavoro di
cesello giuridico ( di cui a suo tempo daremo conto) sono riusciti a porre finalmente la questione in mano
ad un giudice civile che mostra di aver capito perfettamente le
grossolane (e criminali) illegalità di cui si sono macchiati i ministri
che si sono succeduti alle comunicazioni .
Non basta, il recente pronunciamento della Commissione europea contro
la legge Gasparri ha aperto la strada ad un maxi ricorso di cui al
momento non intendiamo dire di più. Preferiamo ricordare la grande
sottoscrizione che il Conna aveva promosso presso i suoi iscritti che ci
ha permesso di coprire le spese legali e di proseguire oggi nell'azione.
Sappiano solo, quanti inviarono un loro contributo che magari neppure più
ricordano, che non sbagliarono nel riporre la loro fiducia in noi.
Ed ora la vera ragione di questo importante "annunzio" che differisce
da un normale "annuncio" perché la sua pubblicazione sarà ripetuta in
futuro.
Tutti coloro che hanno
subito ingiustizie come l'essere stati privati della "concessione" per
una imperfezione nella documentazione presentata entro il 20 novembre
del 1993; per essere stati costretti a disfarsi dell'emittente per
l'impossibilità di poter continuare ad esercirla per una qualsiasi
ragione dipendente dalla congerie di leggi vessatorie emanate
dal 1990 in poi; che hanno pagato canoni e tasse non dovuti; quanti
hanno subito interferenze limitative dello sviluppo dell'azienda a causa
dell'assenza di piani di assegnazione delle frequenze, preparino la
documentazione probante completa di fotocopie della corrispondenza
intercorsa fra "Circoli" e Ministero delle comunicazioni di Roma
quantificando in solido i danni subiti e possibili reintegri in
frequenza, Il Conna darà ulteriori informazioni in merito.
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