30 agosto 2013 La felice esperienza dovuta ad un editore di Milano che fornì al Circuito del Conna un solo annuncio pubblicitario di carattere nazionale e nonostante i risultati ottenuti, superiori a quelli che aveva registrato da una precedente esperienza fatta con una rete nazionale, il committente (e in seguito anche altri) cessò repentivamente di valersi del nostro circuito.
I
motivi ci rimangono sconosciuti e possono essere solo spiegabili con
l'attività del ristretto "clan" che di fatto controlla la pubblicità
nazionale, impenetrabile e capace di boicottare qualsiasi iniziativa
ricorrendo ad ogni mezzo.
I
nostri associati furono tutti regolarmente pagati dopo quell'esperienza
che torniamo a dire costituì un "collaudo" sorprendente e a tutt'oggi
gli stessi ci chiedono ancora cosa ha impedito di poterla continuare.
Questa laconica risposta quindi vale anche per loro, anzi, visto che
il Conna ha avuto il solo scopo di promuovere l'iniziativa e mettere
in rapporto fra di loro i vari elementi - fuori da ogni interesse e
convenienza commerciale - di indicarci i motivi - se qualcuno li
conosce - di come sia possibile che la nostra come altre iniziative
vengano dopo un ottimo inizio improvvisamente bloccate nonostante i
mezzi di diffusione allestiti abbiano il pregio di
rivolgersi direttamente alle popolazioni locali, consentendo di
ottenere risultati migliori di quelli ottenibili dai consueti
veicoli pubblicitari che spesso lasciano perplessi gli inserzionisti
per la loro scarsa efficacia penetrativa.
Il Conna non ha affatto rinunciato a ripetere quell'esperienza qualora una organizzazione attendibile da un punto di vista di provata serietà e competenza professionale si rendesse disponibile. Le radio sono ancora tutte lì sottoutilizzate come veicoli pubblicitari ed il Conna potrebbe costituire l'elemento ideale di organizzazione e garanzia. |