29
giugno 2017
BASTEREBBE...
Dall'amico Danilo di
RNM
Purtroppo
la moria delle emittenti locali continua, chissà quando quelle locali
sopravvissute con enormi sacrifici saranno almeno tutelate in questo
paese...?
Non intendo le cosiddette "provvidenze" che personalmente ho sempre
considerato un'errata forma clientelare di assistenzialismo o peggio
parassitismo (vedi emittenti politiche o tale ignorata carta stampata
nazionale).
Basterebbe una burocrazia snellita per le emittenti locali
comunitarie, fissare un tetto sui ricavi per diritto d'autore e
connessi, una tariffa agevolata per i servizi (corrente, sdsl-telefono)
e una reale difesa dalle interferenze da parte degli Ispettorati
Territoriali.
Su questo ultimo punto devo dire che in FVG a differenza di altre
regioni questo avviene da tempo, personalmente ho potuto apprezzare
l'impegno a difesa delle emittenti locali del Dirett. Montagnana, del
Funz. tecnico Veliscig, e dell'ormai pensionato Funz. tecnico Vicario,
un esempio che altri IT soprattutto del sud dovrebbero seguire.
Danilo Maddalon
Ecco alcune considerazioni di Radio Nuova Musica che coincidono
perfettamente con gli obiettivi perseguiti dal CONNA fin dal suo
nascere e la misura della loro onestà di fondo è data dal
riconoscimento all'ispettorato FVG meritevole di essere eretto a
supervisore dell'operato degli altri dai quali ci giungono notizie a
dir poco allarmanti.
Le emittenti locali potevano avere un avvenire completamente
differente se non si fossero lasciate abbacinare da organizzazioni che
pensavano solo di strumentalizzarle per ricavare su di loro denaro e
prestigio.
La nostra associazione, nonostante la catastrofe in atto che avevamo
previsto con anni di anticipo non ha mai smesso di perseguire il
problema del rilancio dell'emittenza locale perché la sua esistenza è
nella logica delle cose: perché rinunciare ad un economico mezzo di
comunicazione al servizio dei cittadini nella normalità e di un
validissimo aiuto in caso di emergenza?
La scorsa settimana ci siamo incontrati con l'alta dirigenza operativa
ministeriale ed ai presenti è apparso chiaro ciò che vogliamo; ora si
tratta di curare la meccanica del progetto coinvolgendo enti, forze
politiche e culturali adeguate. Non mancheremo di darne conto.
15
giugno 2017
LA PRIMA VOLTA
Il tentativo di unire alcune associazioni che sembravano mostrare un minimo di apertura nel
senso della giustizia più che per quello degli affari,
cioè di far fronte a problemi comuni era già stato fatto
qualche anno fa, ma dopo alcuni incontri e scambio di buoni propositi,
l'iniziativa abortì perché l'antico difetto italiano di tirare l'acqua
in direzione dei propri interessi finì per prevalere.
La scorsa settimana, su iniziativa del titolare di una radio alle
prese con i problemi che hanno tutti - in particolare in questo
periodo il "diritto connesso" a quello di autore, due associazioni, il CNRT e il CONNA, si sono incontrate
per la prima volta e hanno deciso di operare in
stretta collaborazione per giungere ad affrontare i problemi del
momento ma anche a quelli di prospettiva al fine di far fronte comune agli
effetti delle istituzioni sempre più prone - scegliendo una parola
delicata - ai grossi interessi televisivi e radiofonici.
Dopo che nelle scorse settimane un rappresentante del Conna si era incontrato con un
rappresentante legale della Siae - comunque risultato utile - dovremo
costringere qualcuno
ad uscire dagli schemi e chiarire certi argomenti di base,
privati da quelle infrastrutture che rendono tutto opaco, poco
visibile, confuso.
Qualcuno finirà per rispondere alla domanda per cui la Siae a suo
tempo rinunciò senza fiatare al monopolismo affermato dall'articolo 180
della legge 633/41 che per svariati decenni soddisfatto
contemporaneamente le spettanze dell'AFI e della Siae; oppure chiarire il significato del "diritto connesso"
inteso come balzello a beneficio dell'industria fonomeccanica, quando
i fabbricanti di automobili per esempio, non si sono mai sognati di
chiedere l'imposizione di una tassa in quanto costruttori dei motori o
della carrozzeria.
Ecco, due equivoci messi lì senza circondarli di fronzoli che mostrano il gran lavoro e la battaglia
che attende le due associazioni. A breve sono previste audizioni con Agcom e altri enti istituzionali. Terremo informati quanti ci seguono.
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