16 giugno2009
TRIONFALISMO
Le agenzie di informazione hanno trasmesso un comunicato del Conna
volto a ridimensionare l'ingiustificato clima di esultazione che si
sta registrando con il passaggio per buona parte del Lazio di Rai2 e
Rete4 al digitale. L'informazione è a senso unico: tutti dovrebbero
intonare un inno alla gioia, quando i problemi legati al digitale
imposto brutalmente ci si accorgerà che non sono di facile soluzione.
Comunque la nostra voce pressoché isolata è stata ripresa da
www.newslinet.it e da non
molti altri (su wordpresse per esempio è apparso un titolo che parla
di "flop" del digitale) tutti impegnati a seguire la corrente del
vincitore che è soprattutto il gruppo di Mediaset.
Le associazioni dei cosumatori sono perplesse; l'Aduc maggiormente
competente in materia, ha scritto tra l'altro:
"...Al momento 7 famiglie su 10 sono pronte ad 'accogliere' la nuova
tecnologia televisiva. Secondo i dati di Dgtvi - l'associazione degli
editori che promuove la diffusione del digitale (tra cui ci sono Rai,
Mediaset e Telecom Italia Media) - nella Regione 5 famiglie su 10
hanno già il decoder, mentre 2 famiglie su 10 possono vedere i
programmi in digitale attraverso il satellite o l'Iptv, la televisione
via internet. Da domani quindi, il 70% dei nuclei familiari potrà
continuare a vedere Rai2 e Retequattro. In totale la popolazione
coinvolta è di 4.500.000 di persone, di cui 2.700.000 nella sola
provincia di Roma.
Oltre ai timori sui problemi di ricezioni, non mancano critiche di
fondo all'intera operazione Digitale terrestre.
Sul passaggio al digitale terrestre, con lo switch over di Raidue e
Retequattro a Roma e nel Lazio che scattera' questa notte, circolano
'trionfalismo e notizie inesatte': e' l'accusa del Conna, il
Coordinamento nazionale nuove antenne, associazione di radio e tv
locali.
Il presidente del Conna, Mario Albanesi, in una nota definisce una
'bugia' l'affermazione secondo la quale 'la tv si vedra' meglio
riducendo l'inquinamento da radiofrequenza', perche' 'per migliorare
quella che sara' una situazione molto difficile di ricezione sara'
necessario aumentare il numero e la potenza degli apparati di
trasmissione'. A suo giudizio, 'gli unici vantaggi che non sono stati
dichiarati' sono 'la volonta' di taluni di imporre la televisione a
pagamento; la divisione delle frequenze rimaste forzatamente libere
fra i vari utilizzatori principalmente telefonici; risolvere
definitivamente il problema di Retequattro; tacitare la rete
televisiva Europa 7'.
'L'emittenza locale - conclude Albanesi - sara' colpita mortalmente
per le difficolta' di investimenti e soprattutto per la difficile (in
certi casi impossibile) sintonizzazione' ".
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