20 giugno 2007
SPORT VIOLENTO
Lunedì 18 giugno, presieduta da Giuseppe Sangiorgi si è insediata la Commissione per l'elaborazione del
codice di autoregolamentazione delle trasmissioni di commento degli
avvenimenti sportivi secondo quanto previsto dal Testo Unico della
Radiotelevisione n. 177 (art. 34, comma 6 bis, del Dl 31 luglio 2005 che
trascriviamo perché raramente viene riportato):
6-bis. I soggetti di
cui al comma 3, nelle trasmissioni di commento degli avvenimenti
sportivi, in particolare calcistici, sono tenuti all'osservanza di
specifiche misure, individuate con codice di autoregolamentazione
recepito con decreto del ministro delle comunicazioni di concerto con il
ministro delle politiche giovanili e le attività sportive con il
ministro della giustizia,adottato ai sensi dell'articolo 17 comma 3,
della legge 23 agosto 1988, n.400, previo parere delle commissioni
parlamentari competenti, anche al fine di contribuire alla diffusione
tra i giovani dei valori di una competizione sportiva leale e rispettosa
dell'avversario, per prevenire fenomeni di violenza o turbativa
dell'ordine pubblico legati allo svolgimento delle manifestazioni
sportive.
Il giro degli interventi in Commissione è andato dalle
proposte di "filtrare" le telefonate degli ascoltatori che intervengono
in diretta nelle trasmissioni soprattutto radiofoniche ad altre ancora
più restrittive . Il Conna è contrario a norme repressive che
possano gravare ancora una volta sulle spalle degli operatori radio tv ed
in particolare resta contrario ai "filtri" telefonici specie da quando il numero del chiamante
può apparire sul diplay del centralino telefonico. Tuttavia appare
centrale la figura del conduttore di una trasmissione perché di fronte
ad offese aterzi o ad espressioni poco ragionate egli può riportare il discorso
all'interno di confini dove viga un comportamento civile ed il rispetto per gli altri.
A questo proposito la nostra associazione si ripromettere di farsi parte
attiva con delle proposte che possano essere utilizzate per
l'elaborazione di un testo di autoregolamentazione.
14 giugno 2007
CARTA DI CORTESIA
Come previsto, presieduto da
Adalberto Baldoni, si è riunito il Comitato per le Televendite che ha esaminato lo stato di vecchie denunce di
ascoltatori su irregolarità televisive varie insieme ad altre più
recenti.
Considerato che le inadempienze, molto simili fra di loro, in
buona parte consistevano in mancate comunicazioni dovute probabilmente a
cattiva informazione sulle norme stabilite dal codice di
autoregolamentazione, il Conna ha proposto di redigere una "Carta di
cortesia" contenente le infrazioni più comuni da trasmettere in seguito
dalle varie associazioni a tutte le emittenti.
La proposta è stata accettata e materialmente provvederanno gentilmente
a compilare un elenco di "avvertimenti" i dottori Alessandro Caroselli e
Marina Verna.
La richiesta del Conna vuole dare seguito ai propositi di instaurazione
di nuove basi di intesa fra Ministero, Autorità e imprese del settore,
esigenza più che sentita dalle grandi aziende come dalle piccole.
13 giugno 2007
RIUNIONE
Questa mattina alle ore 11 presso la sede del Ministero delle
comunicazioni a Roma Eur si riunisce il Comitato per le Televendite con
il seguente Ordine del giorno:
1) Lettura ed approvazione del verbale della seduta precedente;
2) esame procedimenti in corso;
3) esame nuove segnalazioni (di presunte infrazioni ndr);
4) esame lettera dell'Ispettorato del Piemonte e Valle D'Aosta;
5) informativa dell'Autorità sulla questione relativa alle trasmissioni
satellitari;
6) varie ed eventuali.
Il Conna come al solito sarà presente nelle persone del presidente e del
segretario.
09 giugno 2007
LE TRAPPOLE
Continuano a giungere a radio e tv in quantità industriale lettere
spedite dai parassiti dei cosiddetti "diritti connessi" che invece di
rivolgersi alla Siae hanno un solo obiettivo: convincere con minacce di
ritorsioni legali e richieste economiche sia pur modeste a stipulare un numero
il più grande possibile di contratti per utilizzarli come indiretta
legittimazione.
Ricordiamo ancora una volta di non lasciarsi intimorire da intimidazioni o
all'opposto lasciarsi convincere da profferte rivolte da gentili operatrici
perché fanno parte del gioco (sporco) teso a creare stati di fatto non
previsti dalla legge sul diritto d'autore.
Mettiamo particolarmente in guardia tutti coloro che potrebbero per
quieto vivere arrendersi allettati dall'esiguità di mini contratti per
ciò che seguirebbe nel tempo: aumenti vertiginosi delle somme da versare
e contemporanea moltiplicazione di organizzazioni basate su "diritti
connessi" i più diversi.
Queste trappole grossolane hanno trovati supporto e sostegno in certe
associazioni che per giungere ad una decisione che procede in
senso contrario agli interessi delle varie imprese del settore radio tv
devono aver avuto il loro bravo tornaconto.
Il Conna comunque ha approntato alcune lettere il cui testo potrà essere
inviato a tutti coloro che sono bersagliati da richieste ingiustificate.
08 giugno 2007
FORMAT
Ieri - invitati dall'avvocato Giorgio Assumma presidente della Siae - abbiamo presenziato
ad un convegno ristretto tenuto a Roma presso la Biblioteca teatrale del
Burcardo.
Nulla che interessasse direttamente i nostri associati ancora
fermi sui rapporti difficili con la Siae e con pretendenti fuori-legge di "diritti
connessi" che non hanno nessun diritto di percepire in proprio,
tuttavia l'argomento, quello dei "Format" che interessa in particolare le
reti nazionali televisive e radiofoniche, era comunque importante perché
ancora una volta il nostro paese è apparso come il luogo
principe degli abusi e degli equivoci.
L'idea di un format che presso gli stati europei viene disputata e
acquistata in regolari aste, in Italia non è riconosciuta perché il
format è considerato tale dopo che è stato realizzato, ovvero
registrato e pronto alla messa in onda.
Presenti autori e produttori - questi ultimi avevano un loro noto
rappresentante in Giorgio Gori fondatore della società Magnolia dopo che
l'inserimento a Canale 5 di Piersilvio Berlusconi aveva reso
incompatibile la sua permanenza a Mediaset dove si trovava dal 1984 - è
stata rilevata la difficoltà di rapporti fra le parti; gli autori in
particolare hanno lamentato la totale espropriazione dei loro prodotti
dell'ingegno da parte dei produttori.
Tutto ciò in vista della formulazione ed in seguito della presentazione
di un disegno di legge - questo era il vero motivo della consultazione -
che tuteli maggiormente gli autori i cui interessi sono messi in
pericolo sia dalla macchina produttiva che dagli atteggiamenti
oltranzisti della Siae che spesso si traducono in persecuzione per le
piccole imprese ed un opposto atteggiamento di tolleranza verso le
grandi aziende.
06 giugno 2007
SISTEMAZIONE
In vista della sistemazione degli impianti sul Colle della Maddalena
(Torino) avvertiamo i nostri iscritti del Piemonte che avessero impianti
in quella zona di chiamarci nel consueto orario (12/18,30) per
importanti informazioni che li riguardano.
Siamo stati più volte sul Colle della Maddalena scelto trenta anni fa
dai "pionieri" radio tv quale ottima postazione di trasmissione quando
tutto era possibile, magari anche riuscire a sistemare una antenna sulla
Mole Antonelliana.
In seguito, a installazione avvenuta di tralicci e ricoveri per le
attrezzature di alta frequenza, l'opposizione della popolazione locale
si fece sentire sempre più forte, in particolare quella del sindaco di
Pecetto Torinese che intervistammo per conto del nostro periodico Nuove
Antenne.
Giungere dopo tanto tempo ad una normalizzazione dell'impiantistica (come già in precedenza è avvenuto per Valcava) è una notizia
importante per tutte le emittenti e non solo per quelle nell'area
torinese: le imprese che hanno problemi con i comuni potranno esibire in
tribunale il piano di sistemazione del Colle dimostrando che la non
applicazione di quanto prevedeva l'articolo 4 della legge 223/90 da
parte della maggioranza degli enti locali non può essere fatta ricadere
solo sugli operatori radio tv.
Da un punto di vista paesaggistico il Colle della Maddalena (715 metri)
privato della ferraglia che si è accumulata, ritornerà quello di un
tempo, cioè un piazzale panoramico con intorno - nella parte degradante
verso valle - il Parco della Rimembranza, inaugurato nel 1925, dove 5000
alberi ricordano altrettanti caduti della Grande Guerra, con l'annesso
Arboretum Taurinense comprendente 15 mila alberi di 400 specie
diverse.
05 giugno 2007
GLI SFASCIACARROZZE
La questione delle Telestreet dette anche Telefree e
Radiofree rischia
di finire al ribasso per alcune scelte sbagliate che possono ancora
essere modificate e non per mancanza di interesse per questo tipo di
mezzi di comunicazione come qualcuno ha
scritto.
Dalle comunicazioni per telefono e in lettera che riceviamo se ne deduce
anzi che la domanda di aprire piccole radio e televisioni è in costante aumento.
Il Conna fino ad oggi si è adoperato per risolvere la situazione
incontrandosi per ben quattro volte con il sottosegretario Calò
(l'incontro più recente è avvenuto in presenza anche del capo di
gabinetto, ex commissario all'Agcom Sangiorgi) puntando soprattutto
sulla modifica di un passo della legge finanziaria del 2001 che ha
consentito alle reti nazionali "comunitarie" di occupare tutte le frequenze "libere" vedendosele poi riconosciute.
L'emendamento, concepito chiaramente in favore di Radio Padania inserito nella legge
finanziaria del 2001 di cui più volte ne abbiamo denunciato la
scandalosità poteva essere sostituito da una norma analoga che
riconoscesse a tutta una pluralità di soggetti identica possibilità,
cioè la facoltà di occupare su base non interferenziale le migliaia di
frequenze inutilizzate presenti in tutta Italia specie lontano dalle
grandi città.
Il testo dell'emendamento messo a punto dal direttivo del Conna,
consegnato al sottosegretario Calò era stato bene accolto fino a quando
non fu dichiarato dalla Commissione legislativa incompatibile con la
materia specifica della legge finanziaria (il governo Berlusconi invece
nel quadro delle leggi ad personam l'emendamento di Davide
Caparini della Lega l'aveva ritenuto perfettamente confacente).
Da allora il Conna attende l'emanazione di un decreto adatto recepire il
provvedimento, ma nel frattempo si sono inseriti alcuni sfasciacarrozze
improvvisatisi legislatori che hanno ritenuto di bruciare le tappe
chiedendo la legittimazione - udite bene - delle sole Telestreet a tutt'oggi
esistenti, sacrificando un progetto di rete alternativa nazionale legata
ad una miriade di piccole emittenti sparse sull'intero territorio
nazionale.
Procurarsi qualche deputato consenziente proponendo il tutto al
sottosegretario-omnibus dei Ds Vimercati che istituzionalmente avrebbe
dovuto occuparsi principalmente della Rai non è stato difficile anche se
la cosa ha destato fieri risentimenti di cui nei prossimi tempi daremo
conto.
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