30
maggio 2017
LE PRIME RISPOSTE
A differenza del passato i problemi ci sembrano
maggiormente sentiti, da quelli delle "sanguisughe" di cui si parla
nell'articolo "VAMPIRI E PARASSITI" pubblicato oggi stesso su
"Ultimissime", ad altri di essenziale importanza per chi alla passione
di operare in campo radiofonico e televisivo ha unito un impegno
lavorativo vitale.
Lo deduciamo dall'immediatezza con cui sono giunte adesioni alla
difesa collettiva anche da parte di chi non si sente toccato
direttamente, ma che agisce per senso di giustizia e solidarietà verso
gli altri, come il dottor Vittorio Pezzani - che salutiamo - di Radio
Monte Kanate di Salsomaggiore, una zona che non è da ritenere fra le
più "calde" sotto diversi punti di vista non ultima da un punto di
vista radioelettrico.
Non ci nascondiamo che organizzare una class action da un punto
di vista tecnico-legale non è cosa semplice anche se il CONNA è
collegato con altre Associazioni di consumatori e ai loro avvocati; a
questo proposito, oggi stesso ci ha scritto il titolare della
televisione STV di Rapallo (riportata in basso) che era fra i presenti
insieme ai titolari di Radio Televisione Umbria Acquesio (RTUA),
alla
manifestazione che organizzammo sotto le finestre cardaniche
dell'AGCOM, essi sicuramente ricordano che essa era patrocinata da
Codacons, Federconsumatori e Adusbef.
STV poi ha preso una bella iniziativa che tutti dovrebbero imitare: si
è rivolta direttamente agli operatori radiofonici e televisivi -
usando la raccolta di e-mail di cui ogni azienda dispone - invitandoli
ad una difesa collettiva contro un gruppo di "scrocconi" di presunti
diritti d'autore, ma anche nei confronti di quanti per anni li hanno
costretti ad arretrare, arretrare sempre più, schiacciati da una
miriade di problemi fino ad accorgersi che dietro le loro spalle c'era
rimasto solo un precipizio: da evitare o pronto per cascarci dentro.
Cari amici Editori,
leggete con attenzione e fate girare questa email
su quanto ha scritto il CONNA oggi in
circolare.
Appoggio fino in fondo l’iniziativa dell’Associazione CONNA
che per poter procedere ha bisogno di uno
larghissimo schieramento di utilizzatori radio e tv decisi a far
valere i propri diritti avendo di fronte un solo interlocutore
come la legge impone e non una decina quanti sono quelli esistenti
che teoricamente, attraverso l'attuale arrendevolezza delle
emittenti, possono aumentare in progressione geometrica.
NON NASCONDIAMOCI DIETRO AD UN DITO….BISOGNA REAGIRE !!!
E INTANTO CONTINUIAMO A PAGARE…COME SEMPRE.
Saluti Davide Riccò
29 maggio 2017
VAMPIRI E PARASSITI
Durante un incontro avvenuto presso la sede di Roma della Siae,
abbiamo voluto capire qualcosa di più sui motivi che hanno indotto la
Società degli Autori a rinunciare di fatto all'esclusiva a tutto
tondo che aveva di percepire i diritti d'autore in senso generale, ma
nonostante la buona volontà degli attuali suoi responsabili siamo
venuti a capo di ben poco.
Certo, durante il governo Berlusconi, le complicità interne alla Siae
devono essere state fortissime perché per la prima volta ci capitò di
assistere ad una rinuncia senza neppure un abbozzo di una
qualsiasi difesa quando tutte le entità imprenditoriali mondiali
cercano semmai di allargare le loro competenze, specie quando si
tratta di ottenere esclusive e privilegi.
E per la Siae questi ultimi già esistevano per legge in forza
dell'articolo 180 della legge 633/1941, applicati per svariati
decenni, quando qualcuno, ben fornito economicamente e vicino ai
luoghi di comando governativi, fece cadere dall'alto la sua richiesta
di gestire in proprio il "diritto connesso" a quello d'autore previsto
dalla citata legge risalente agli Anni Quaranta.
Senza neppure mettere in discussione l'assurdo principio del "diritto
connesso" - un premio dato agli intraprendenti produttori discografici
ante Seconda Guerra mondiale, affatto riconosciuto ai fabbricanti di
altri beni di consumo (automobili, elettrodomestici ecc..) - cominciò
a questo punto un gioco al massacro ai danni delle emittenti
radiofoniche locali mediante citazioni in tribunale, ispezioni della
Guardia di finanza e pressioni di altro genere sollecitate in
particolare dalla Scf, una società per azioni nata tale ma ben presto
trasformata in consorzio per dar meno nell'occhio, che riuscì perfino
ad ottenere una sentenza - sia pure "obliqua" - dalla Terza sezione
della Cassazione presieduta da quel Claudio Vitalone che subì un
processo in merito all'omicidio Pecorelli, i cui giudici - pur
assolvendolo - ritennero provati i suoi rapporti con la Banda della
Magliana, ponendo le premesse per un suo reintegro presso la Corte
suprema!
Contemporaneamente cominciarono le "modifiche" alla legge 633/1941
che venne letteralmente pasticciata, trasformata in una delle tante
leggi-mostro, al fine di allargare il più possibile il divario
esistente fra il Diritto d'Autore e quello connesso in virtù
dell'antico premio che da tempo avrebbe dovuto essere soppresso.
La nostra associazione giornalmente è assillata da radio che
presentano il medesimo problema di versare una parte dei propri ricavi
ad una o più entità parassitarie che a nostro giudizio - se hanno
assolto gli obblighi con la Siae imposti dalle legge '633 - nulla
hanno il diritto di pretendere da loro.
A questo punto resta aperto una problema che gli stessi utilizzatori
(radio, tv e altri) devono decidere come affrontare: stante le
richieste di somme relativamente esigue (per ora!) se intendono
continuare a pagare (come molti hanno finito per fare ritenendo così
di risolvere la situazione), oppure affrontare in giudizio la
questione promuovendo una
class action?
Il CONNA ha già interessato i suoi avvocati e motivi facilmente
dimostrabili di legittimità ce ne sono parecchi; per poter procedere
come associazione quindi abbiamo bisogno di uno larghissimo schieramento di utilizzatori decisi a far valere i loro diritti avendo
di fronte un solo interlocutore come la legge impone e non una decina
quanti sono quelli esistenti che teoricamente, attraverso l'attuale
arrendevolezza delle emittenti, possono aumentare in progressione geometrica. (
info@conna.it )
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