23 giugno 2015
RADIO DIGITALE
Certe congreghe, dietro le quali traspare la presenza
dell'industria che spera di rilanciare prodotti affatto richiesti dal
mercato hanno trovato la chiave del successo (pass-partout)
inventandosi di sana pianta notizie a danno dei comuni cittadini come
degli operatori di un settore costretto continuamente a rinnovare gli
impianti senza alcuna giustificazione.
Attraverso sistemi mendaci - vantando vendite di quantitativi
impressionanti di milioni di ricevitori - hanno contribuito a
distruggere la televisione analogica quando lo sviluppo del digitale
poteva essere "indolore" se fosse avvenuto in parallelo da satellite.
Di fronte alla notizia della vendita di 2 milioni di ricevitori in
Svizzera ad un popolo di poco più di sette milioni, pensavamo di
trovare i venditori di prodotti hi-fi (che poi abbiamo chiamato
per telefono) entusiasti dei buoni affari conclusi, invece essi
sono quasi caduti dalle nuvole, al punto da consigliare i propalatori
di queste notizie di abbandonare ogni ritegno: perché invece di
parlare di 2 milioni di ricevitori non parlare di sette? Un ricevitore
a testa, compresi i neonati se non altro avrebbe fatto il conto tondo!
Questa volta però la mistificazione non deve cogliere impreparata la
categoria denunciando per tempo il ripetersi del vecchi trucco di far
credere che in Italia i ricevitori sono ormai tanti da permettersi di
sopprimere la banda della modulazione di frequenza ambita da
"utilizzatori" i più diversi.
Sul piano strettamente tecnico sappiamo tutti dell'inesistenza di
benefici dal digitale: gli inconvenienti di ricezione sono i medesimi;
così anche la banda passante audio; la distorsione armonica.
Unico vantaggio, ben difficilmente percepibile è il migliore
rapporto segnale/disturbo (signal to noise), anche perché è inutile
disporre di un vettore in grado di raggiungere livelli molto bassi di
rumore se quello dei dispositivi
analogici, microfoni, tastiere, synth , ecc…) usati in un normale
ambiente acustico di uno studio sarà superiore a quello del
sistema digitale utilizzato per la registrazione.
E allora cerchiamo di non farci prendere in giro una seconda volta e
pure in tempo di crisi, rinviando a tempi migliori tecnologie che oggi
sono solo dispersive.
Molti anni fa al Ministero dell'Eur ci fu una importante e
partecipatissima riunione sul digitale, presenti tutte le reti
nazionali, fabbricanti di ricevitori, tecnici ed esperti di ogni
genere presenti a titolo diverso e ...anche il rappresentante del
Conna che contrariamente all'intera assemblea votata senza dubbi
alcuni al digitale radiofonico si mostrò irriducibilmente contrario a
introdurre un sistema che avrebbe danneggiato tutti, eccetto
costruttori, venditori di apparecchiature e ladri di frequenze.
In quella occasione il Conna si trovò totalmente isolato, ma ancora
oggi, quella giornata è nostro motivo di vanto.
Nei prossimi giorni seguiranno
notizie sul rilancio delle radio locali e su nuove emittenti
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