ULTIMISSIME
- Archivio Giugno 2002
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24
giugno 2002
LA
RELAZIONE
Come promesso, pubblichiamo con qualche giorno di
anticipo la relazione tecnica che dopo una adeguata sperimentazione
potrebbe cambiare radicalmente l'impostazione dello sfruttamento delle
nuove tecnologie con la risoluzione di buona parte dei problemi di
spazio nell'etere.
DAS
- Digital Auxiliary Subcarriers
La presente
relazione è realizzata per presentare in termini di principio la
possibilità di affiancare ad una trasmissione analogica in FM stereo e
RDS 2 flussi digitali codificati secondo lo standard MPEG layer 3 (mp3)
modulando con tale sistema numerico le 2 sottoportanti ausiliarie
generate da un encoder SCA.
Ricordiamo brevemente che lo standard SCA (sub carrier auxiliary) è
utilizzato fin dai primi anni 70 nelle 2 Americhe e in Asia dove sono
tuttora in commercio i ricevitori che supportano tale standard di
trasmissione multcasting in
analogico monofonico di buona qualità, basti ricordare l'esempio di una
radio comunitaria italiana che trasmette a New-York City e Toronto sulla
sottoportante SCA di emittenti affermate.
Senza citare ulteriormente lo standard SCA del quale si potranno
utilizzare comunque in sede di codifica i generatori di sottoportante
attualmente in commercio, si tratta di modulare le 2 sottoportanti
generate a 67 e 92 Khz con uno stream digitale mp3 invece che con audio
analogico.
Per la trasformazione in sede di trasmissione da audio analogico in
flusso numerico esistono vari software in grado di assolvere il compito,
alcuni anche di libero utilizzo che necessitano
appena
di un normale PC di
classe Pentium, per quanto riguarda invece l'emittente, la spesa si
limita al generatore di sottoportante (da 200 a 500 Euro circa) più 1o
2 PC a seconda se si vogliono aggiungere 1 o 2 flussi digitali.
Per la ricezione e la diffusione dei ricevitori - a mio parere il vero
tallone d'Achille di tutti i sistemi numerici - si potrebbe utilizzare
anche un ricevitore munito di decoder SCA analogico scelto tra quelli
attualmente in commercio, opportunamente interfacciato con un PC dotato
di software dedicato (oppure con un plug-in aggiuntivo si potrebbe usare
anche il Windows Media Player).
Ma particolarmente interessante per
la rapida diffusione dello standard è
la commercializzazione di una scheda da inserire su un qualsiasi PC in
grado di provvedere alla ricezione della frequenza RF, al riconoscimento
e segnalazione della presenza delle sottoportanti ausiliarie e alla
conversione in analogico del flusso numerico demodulato, servendosi del
supporto hardware di pochi chips economici e di grande produzione già
attualmente disponibili sul mercato componenti.
Per la scheda sono necessari: un chip dedicato per la ricezione in banda
FM 88-108 con memorie, uno per il riconoscimento e demodulazione delle
portanti SCA, uno per la conversione digitale-analogica
hardware del flusso mp3, come detto tutti e 3 già attualmente di
facile reperibilità sul mercato della componentistica.
La scheda, che se prodotta in serie non costerebbe più di 40/50 Euro,
trasformerebbe un comune PC in un ricevitore FM digitale in attesa che
l'industria - scoperto l'enorme campo di applicazione e quindi di
vendita - metta in commercio ricevitori a costi ragionevoli che
sfruttando l'effetto volano commerciale cui tante volte abbiamo
assistito, possano gradualmente entrare nell'uso comune.
Vale la pena di citare le possibilità che offre questo standard per la
possibilità di trasmettere 3 programmazioni diverse (1 analogica e 2
digitali) sulla stessa frequenza, con l'entrata in campo di voci
comunitarie attualmente escluse, tranfrontaliere multilingua, ecc., in
tutte le combinazioni possibili e sopratutto senza nuove assegnazioni di
frequenze in bande dedicate, ma su quelle attuali.
In un eventuale futuro tutto digitale ipotizzando una massiccia
diffusione dei ricevitori si apre la possibilità di un emissione su una
unica FX di ben 4 flussi digitali diversi con lo stesso principio delle
sottoportanti multiple (eliminando ovviamente l'analogico stereo).
Va da se che la sperimentazione dello standard da parte di un certo
numero di emittenti locali e la contemporanea distribuzione delle schede
riceventi costituirebbe uno standard di fatto che ben difficilmente le
grosse aziende radiofoniche nazionali potrebbero ignorare.
La presenza sul mercato di ricevitori a basso costo e la possibilità di
iniziare a trasmettere nell'immediato sulle FX attuali costringerebbe
molto probabilmente queste aziende ad adottare anch'esse lo standard per
non restare indietro, mettendo a loro volta in moto l'industria che
produce i ricevitori e le autoradio, la quale già possiede la
tecnologia necessaria.
Discorso analogo merita anche il televisivo che potrebbe valersi dello
spazio riservato alla seconda banda audio dedicata allo stereo per trasmettere segnali
digitali. Ma su questo torneremo a parlarne. (Danilo
Maddalon).
La
notizia era
di estrema importanza e abbiamo "bruciato le tappe" per
renderla pubblica. Ora attendiamo con altrettanta rapidità una
comunicazione da parte di quanti si sentono da un punto di vista tecnico
in grado di collaborare progettando circuitazioni digitali, disposti ad
aggiungere la loro opera a quella dei due tecnici di cui abbiamo già
annunciato la presenza.
Per prendere contatto con il Conna: conna@conna.it
;
telefono 06/35348796.
23
giugno 2002
NOVITA'
DIGITALI
Nei
prossimi giorni, probabilmente in "Ultimissime", pubblicheremo
un documento tecnico messo a punto da Danilo Maddalon sulla tanto
controversa questione del digitale.
Sperimentazione a parte (ci stanno lavorando due tecnici) la novità è
di enorme importanza (ne avevamo appena fatto cenno con una frase
sibillina in una "ultimissima" del mese scorso).
Basta pensare che ogni radio (ma anche per il televisivo ci sono novità)
potrebbe irradiare segnali digitali valendosi della medesima frequenza
FM che attualmente utilizza.
A proposito di note tecniche, grande successo ha riportato il circuitino
RDS e la regia automatica (segnalati
su questo sito) che sono risultati perfettamente funzionanti.
Questa
mattina alle ore 11 a L'Aquila si sposerà Claudio Patrizi della
segreteria della nostra associazione. A Claudio e a Lucilla gli auguri
di tutto il Conna.
Claudio si scusa in anticipo per
eventuali disfunzioni nei prossimi giorni dei nostri siti
che cura abitualmente: www.conna.it
e www.nuoveantenne.it
22
giugno 2002
RIATTIVIAMOLE
Roberto De Marinis, riprende l'argomento che abbiamo già affrontato
nelle "Ultimissime" del 28 maggio (in questa stessa
pagina) con delle considerazioni che interessano un notevole numero di
emittenti disattivate, le quali, valendosi della ordinanzia del Tar del
Lazio n. 5385/2000 emessa
in data 5 Luglio 2000l
potrebbero, scacciati dalla porta, rientrare dalla finestra, magari con
richiesta di danni.
Roberto scrive tra l'altro:
" Il Ministero delle
Comunicazioni non ha appellato al Consiglio di Stato la sentenza; questo significa
che la stessa è
divenuta esecutiva, e che ad essa devono obbligatoriamente attenersi
tutti coloro nei cui confronti essa è stata emessa.
Cosa significa ciò? Semplice, significa - a mio modo di vedere le cose
- che
il Ministero delle Comunicazioni (che come noto ha sede in Roma) non
può operare più senza tenere conto di quanto ordinato dai Giudici
del TAR del Lazio (competente sugli atti emessi dal Ministero
delle Comunicazioni); ne scaturisce -credo- che anche i Circostel (in
quanto emanazione periferica del medesimo Ministero) devono attenersi
a tale ordinazione.
Ricordo la formula dell'ordinanza
espressa dai Giudici del TAR Lazio:
"l’inattività
temporanea dell’impianto può giustificare l’intervento correttivo
dell’Amministrazione al limitato fine del ripristino della
corretta attività di radiodiffusione, ma non l’esercizio del potere
di revoca in parte "de qua" del titolo di concessione"
Ma allora, perchè successivamente
alla ordinanza di cui sopra non sono state riviste tutte
quelle pratiche ed atti, emesse dai "Circostel" in contrasto con essa?
Coloro che fossero stati colpiti da ordinanze simili, sarebbe
opportuno a mio avviso rivolgessero una bella richiesta di revoca in
autotutela ex L. 241/90 dei provvedimenti contrari a quella sentenza,
inoltrata al Circostel competente.
D'altronde, il rifiuto di un riesame
di simili vicende da parte dei "Circostel" e quindi del
Ministero, non mi sembra neppure
pensabile, atteso che violerebbe la Legge e costituirebbe
un rifiuto di atti di Ufficio.
E questo è così vero che a Bari, il locale
"Circostel", ha in esame una istanza di tal
guisa autotutelante avanzata dal sottoscritto, e molto correttamente
la sta prendendo in esame con ogni dovuta precisione e puntualità
(merito forse anche di una nuova dirigenza più ligia alle norme e
alle sentenze...).
Difenditi che il ciel ti difende
potremmo parafrasare. Attendiamo iniziative in questo senso. (La
segreteria).
18
giugno 2002
MANOVRE
Ci sono state segnalate strane manovre da parte di
emittenti radiofoniche dal nome parareligioso che assumerebbero
informazioni in varie zone del paese in merito a frequenze occupabili
dalle reti nazionali "comunitarie" secondo il famigerato (e
inaudito) emendamento inserito a martellate nella legge finanziaria.
Non
sappiamo esattamente dove vadano a parare queste avances rivolte
anche ai nostri iscritti perché al momento le reti nazionali comunitarie
sono due; tuttavia, dobbiamo aspettarci delle forzature simili a quelle di
certi sottosegretari che abusando della loro posizione - di cui un giorno
forse dovranno rendere conto alla giustizia - si sono resi personalmente
intestatari di reti nazionali invece di curare gli interessi di tutti.
Alla
lettera che abbiamo consigliato a suo tempo di inviare agli ispettorati
territoriali rendendoli garanti dell'equilibrio
(sia pur precario) raggiunto nell'etere, deve essere quindi accompagnata
una vigilanza e una immediata segnalazione al Conna di tutto ciò
che possa destare sospetto nel senso segnalato. (La
segreteria)
17
giugno 2002
IN
BREVE
1)
Che gli anni passano, e in fretta, ce ne accorgiamo anche per le
espressioni che siamo soliti usare, per le canzoni che ci capita di
accennare, per il richiamo a personaggi e nomi di altri tempi.
Recentemente,
nelle "Ultimissime", parlando di due particolari soggetti uno
dei quali era lo stesso ministro Gasparri, abbiamo fatto riferimento a
"Cric" e "Croc".
Non
ci crederete, ma mentre ci venivano rivolte domande di servizio ben più
serie - evidentemente poste da giovani - non pochi hanno
approfittato del collegamento per chiederci chi erano questi due
personaggi.
Spiegazione:
negli ultimi venti anni i due grandi comici americani sono stati
presentati come Stanlio e Ollio e i ragazzi oggi li conoscono con questi
nomi.
2)
Ricordiamo che in posta riservata, è stata avanzata una richiesta a tutti
gli iscritti, ai ricorrenti e ai simpatizzanti di collaborare realizzando
delle corrispondenze sonore;
3)
La pubblicazione sulla rivista attualmente in edicola Avvenimenti di
un mio breve editoriale (in quanto saltuario collaboratore) sul ministro
della difesa Martino, ha provocato domande circa una possibile omonimia.
Non
si tratta di scambio di persona: gli è che al di là dell'impegno civile
di far parte di una associazione "non profit" che è impegnata
ad assicurare il diritto di espressione in campo televisivo e
radiofonico, ogni responsabile del Conna ha poi la sua professione che gli
consente di vivere dignitosamente senza attingere dalle tasche degli
associati. (M. Albanesi)
16
giugno 2002
L'OSSO
AL CANE
Qualcuno (per l’esattezza un solo
individuo) ha inteso polemizzare perché a suo dire il Conna avrebbe
sottovalutato la questione delle “tv transfrontaliere” (leggere le
“ultimissime" che precedono).
A parte che il Conna non trascura di studiare accuratamente ogni problema,
ammettiamo che delle "transfrontaliere", rispetto alla
catastrofe che assilla l’intera categoria delle locali non ce ne importa
un fico fiorone.
La medesima persona, azzardando incautamente la provocazione, si è
dimenticata di essere soggetta a improvvise “cotte” che purtroppo si
risolvono quasi sempre in innamoramenti non corrisposti, ossia in perdite
di tempo e in un offuscamento della visione del quadro generale.
Ne ricordiamo appena due: la prima sbandata fu quella del sistema di
trasmissione MMDS che non poteva essere applicato per la mancanza dei
necessari presupposti tecnici; la seconda si è risolta al limite del
tragico per le somme investite in una impiantistica in corso di
demolizione per qualche imprenditore radiofonico cui gli era stato fatto
credere che il digitale fosse dietro l’angolo.
Noi del Conna, ripetiamo ancora una volta – gli arretrati delle
“ultimissime” anche in questo caso lo provano – che le questioni
tecniche e politiche legate al numerico sono ancora tante e pur seguendole
passo passo, stiamo molto attenti a non indirizzare i nostri iscritti
verso mete fallimentari.
Ciò che non è stato capito invece è la presa in giro che il signor
Pierumberto Ferrero, presidente della sottocommissione “Territorio” e
presidente del Corecom Piemonte ha tentato nei confronti dei partecipanti
alla seduta dell'11 scorso – come ipnotizzati dalle tv transfrontaliere,
escluso il Conna che invece ha reagito violentemente – quando al secondo
punto dell’Ordine del giorno: “Rapporto con gli ispettorati
territoriali” ha presentato il nulla, privando gli intervenuti della
presenza dei direttori degli Ispettorati affinché ogni associazione (e
non solo quella favorita sperticatamente dal ministro Gasparri) potesse
rivolgere domande e possibili rimostranze.
La tecnica di dar l’osso al cane per distrarlo dai ladri che svaligiano
la casa ha quindi funzionato anche nei confronti di coloro che oggi
polemizzano pietosamente. Con noi no.
12
giugno 2002
GLI
SQUALLIDI
La
seduta della sottocommissione "territorio" ha speso buona parte dei
circa 90 minuti che è durata parlando di tv transfrontaliere, come previsto.
Il
Conna si era invece presentato per affrontare il secondo punto
all’ordine del giorno (rapporto con gli ispettorati territoriali)
convinto di trovarsi di fronte ai responsabili di questi organismi di
solito fortissimi e fiscalissimi con i deboli,
con quel che ne consegue in
fatto di lassismo, permissivismo, favoritismi
ecc.. con i forti.
Invece
abbiamo dovuto subire la lunga filippica di un tizio – sicuramente un
imprenditore del
nord con i “danè” – che ancora una volta ha ripetuto una
serie di esausti
luoghi comuni, per noi vecchi di vent’anni
discettando sulle
imprese televisive come un padroncino in genere ragiona sulla produzione
della sua fabbrica di bulloni o di laterizi.
Parole, quelle dei tizio, rivelatrici di squallore intellettuale e di
miseria mentale di
chi dimentica totalmente la Carta costituzionale e i diritti di
espressione che sancisce.
Il colmo poi è stato toccato quando il parziale
presidente Pierumberto Ferrero che a suo tempo minacciammo di denuncia per
aver invitato in un convegno del Corerat a Torino titolari di altre
associazioni a lui gradite in veste di relatori (oggi rimpiangiamo di non averlo fatto in
omaggio agli auguri di buon Natale che accortamente ci mandò) ha annunciato che un
amico del ministro stava prendendo contatto con i Circostel nazionali.
A questo punto avevamo capito
tutto e, a discorso
già chiuso – da riprendere in altra sede - il Conna lasciava ai
perditempo interloquire su argomenti puramente marginali degni di mosche
cocchiere, affatto interessanti per noi che, impegnati in azioni
giudiziarie, siamo portati a badare al sodo.
Quando ci apprestavamo comunque a
intervenire (lo avevamo preannunciato durante la discussione sulle tv
transfrontaliere) per parlare in merito all’assenza degli “Ispettorati” e
di leggi regionali che impongono nuovi censimenti onerosi alle emittenti
locali (anche la regione Basilicata si è data una legge simile a quella
della regione Marche), il signor Pierumberto Ferrero ha chiuso
frettolosamente la seduta impedendoci di parlare e mostrando una arroganza
dalla quale non mancheremo di difenderci nelle sedi adatte, convinti di essere sostenuti in
questa dura battaglia dai nostri iscritti, da quanti non hanno perso il
senso della giustizia, da
simpatizzanti e amici.
11
giugno 2002
BARBECUE
Ci è stato
segnalato un "invito" che l'Aeranti-Corallo ha mandato a pioggia
a tutte le emittenti del centro-nord - un nostro amico ce ne ha mandato
per conoscenza una copia in fax - dove si annuncia un incontro al Jolly
hotel di Bologna per venerdì
14 giugno alle ore 14.30.
Qualcuno si stupirà del “rilancio” da parte nostra di questa
comunicazione, ma ogni tanto può anche capitare di rinforzare il richiamo
di una sirena specie quando dal nutrito ordine del giorno si capisce che
finalmente saranno presi in esame buona parte degli argomenti che
assillano l’umanità radiòfila.
Si affronterà il chimerico passaggio al digitale, le problematiche
dell’accordo l'Aeranti-Corallo con l’Assoprovider, probabilmente si
parlerà anche della tv transfrontaliera, ma è l’ultimo punto
all’ordine del giorno che deve attrarre l’attenzione: “Iniziative
dell’associazione”.
Ecco dove risiede la speranza dei partecipanti, i quali potranno riversare
la piena delle loro preoccupazioni, la loro sete di giustizia certi che
l’avvocato Rossignoli trascurando una volta tanto i propri affari si
batterà contro le infamie della legge 66; sarà percorso finalmente da un
fremito di orrore per l’articolo 21 della Costituzione calpestato con
tanta volgarità e comincerà ad avere dubbi circa il rilascio nel 1994 di
“concessioni” che mancavano dell’oggetto principale.
Tutti a Bologna quindi, emittenti grandi e piccole; e a sera, se qualcuno
proverà una vaga sensazione di insoddisfazione avrà di che consolarsi
portando a casa un po’ di frittura d’aria, una bella grigliata di
parole, senza contare ai prodotti da barbecue.
09
giugno 2002
INDOVINELLO
E'
domenica e una nota leggera non guasta.
Abbiamo
ricevuto una comunicazione del presidente della Commissione per l'assetto
del sistema radiotelevisivo Adalberto Baldoni che ci annuncia la
convocazione della Commissione "Territorio" alle ore 14.30
dell'11 giugno prossimo.
All'ordine
del giorno figurano al secondo punto i
rapporti con gli ispettorati territoriali e probabilmente avremo qualcosa
da dire in proposito, soprattutto in merito alla persecuzione cui molte
radio sono fatte oggetto. Citeremo per tutti il caso di una radio il cui
proprietario è stato condannato da un giudice per le indagini preliminari
(Gip) "In nome del popolo italiano", a pagare
l'equivalente i di 6.750.000 di vecchie lire, in alternativa alla condanna
a mesi 8 di reclusione perché ad un controllo del Circostel (continuiamo
a chiamarli così che è meglio..) l'orientamento delle antenne
dell'emittente risultava variato "... da 0 a 10° e da 150 a 120° di
azimuth)!
Al
terzo punto "Varie ed eventuali".
E
al primo punto dell'Odg che di solito viene
messo l'argomento centrale, quello più importante cosa è previsto?
Ognuno faccia una ipotesi pensando ai tanti problemi e si
illuda che sia proprio quello che lo assilla ad essere affrontato e risolto; se poi non
avesse sufficiente fantasia e spirito di immaginazione basterà che scorra
tutte le pagine di queste "ultimissime", e legga l'ultimo
articolo scritto in data 20 maggio u.s. dal titolo "Gli
entusiasti" e la seguente soluzione del mistero del primo punto
all'ordine del giorno.
Buon lavoro
e buona settimana.
04 giugno 2002
LA FIRMA
Quante
energie disperse questa mattina! Oltre 20 televisioni presenti,
giornalisti di giornali e di agenzie, il direttore del ministero delle
comunicazioni Laura Aria, il capo del servizio legale Anna Quadri, tanti,
tanti altri, tutti convocati dal ministro Maurizio Gasparri che a fine
seduta, raggiante, appariva attorniato da una selva di telecamere e
microfoni degna di una intervista a George "dabliu" Bush.
Si
distinguevano fra tanti operatori e reporter un cameramen sdraiato per
terra per riprendere dal basso; un altro salito senza complimenti sul
grande tavolo ovale con i piedi senza neppure interporre un giornale, un
altro ancora con la camera tenuta sottogamba e con le mani impegnate a
scrivere con taccuino e penna; una scena quasi raccapricciante senz'altro
da riprendere come è stato fatto, dando però un significato diverso da
quello voluto.
Il
Conna, poco prima su quel tavolo calpestato senza pietà, aveva apposto la
firma al protocollo di autoregolamentazione delle televendite insieme a
quella del presidente della Rai Baldassarre (per Mediaset, oltre a
Rebecchini della Frt era presente Gina Nieri).
Gli unici ad essere rimasti fuori dall'uscio erano i veri problemi dell'emittenza
che noi sappiamo quanti essi siano.
Il
Conna si ripromette di aprire quella porta e dice ai titolari delle radio
e televisioni locali sfiduciati, amareggiati, depressi, prossimi a
"cedere le armi" (e l'emittente) aspettate, forse ci saranno
buone sorprese: come ognuno sa i tempi della giustizia non sono brevi ma
noi siamo impegnati ad accorciarli al massimo.
01
giugno 2002
ILLEGITTIMO
Ieri
il Conna era presente in delegazione alla assemblea convocata
dall'ingegnere Roberto Viola dell'Autorità per le garanzie nelle
telecomunicazioni, responsabile del Piano di assegnazione delle frequenze
di radiodiffusione sonora numerica (digitale) PNAF-DAB.
All'esposizione
e alla spiegazione di quanto è stato fatto, curata dal professor Sassano,
ha risposto, quasi proponendo una mozione d'ordine, il rappresentante per
le radio della Frt Giovannini, che ha definito
l'elaborazione del Piano al massimo una esercitazione ad alto livello, ma
nulla di più. Inoltre, Giovannini, dopo aver chiesto se i lavori della
Commissione fossero regolarmente verbalizzati ha concluso con una
constatazione dura ma inevitabile per i funzionari ed esperti che comunque
sono impegnati in un lavoro non facile: "Il Piano, così com'è
formulato, mancando tra l'altro qualsiasi sicurezza in merito alla utilizzazione
delle frequenze, è da ritenere illegittimo".
L'intervento
del Conna è consistito nel mettere in guardia dal cambiare le carte
in tavola da parte dell'Autorità in merito alla divisione in percentuale delle frequenze prevista
dalle leggi vigenti (70 per cento per le locali, 30 per le
nazionali); inoltre, per quanto riguarda la sperimentazione,
contrariamente a chi proponeva che gli iniziatori dovessero terminare la
loro attività non appena il digitale avesse cominciato a
"decollare", uno dei rappresentanti del Conna ha sostenuto che gli
sperimentatori invece, giusto per la loro opera pionieristica dovessero essere premiati e non "mandati a casa" dopo aver aperto
tecnicamente la strada.
Ancora una volta, ciò che abbiamo scritto in passato si è rivelato
assolutamente corrispondente alla verità: il digitale non è dietro la
porta come qualcuno magari per realizzare qualche affaruccio ha cercato di
far credere entusiasmando (a sproposito) quanti hanno ritenuto di
investire una determinata somma per assicurarsi un futuro "posto al
sole".
Calma,
abbiamo più volte raccomandato, calma; pensate che fra l'enorme quantità
di problemi da risolvere, c'è anche quello dei pochissimi
ricevitori autoradio esistenti: essi infatti, quando perdono il segnale, emettono un
rumore infernale che ha contribuito non poco a scoraggiare anche il più
convinto sperimentatore. Pensate quanta strada deve essere ancora
percorsa...
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