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02/07/12 07.41
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19 Aprile 2012
RADIO DISATTIVATE
E' noto a tutti che il
dicastero delle comunicazioni, soppresso dal governo Berlusconi
perseguendo interessi di parte, è stato accorpato a quello per lo
sviluppo economico.
Meno conosciuti sono gli effetti catastrofici della mancanza di un
ministero specifico data l'enorme importanza della materia che richiede
competenze squisitamente tecniche. Ciò ha favorito una abnorme autonomia
dei rappresentanti territoriali definiti anche "ispettorati" che si sono
sentiti autorizzati a procedere come si dice in linguaggio ciclistico a
"ruota libera" nel senso che ognuno di essi fa e dispone senza rendere
nella pratica corrente conto a nessuno.
Il Conna in tempi lontani favorì l'autonomia regionale quando l'allora
direttore Micciarelli chiedeva al Conna indicazioni operative, ma il
nostro sindacato non poteva immaginare la degenerazione che sarebbe
intervenuta poco per volta messa in moto da un mondo politico marcio,
rotto a qualsiasi compromesso e pudore (esempio clamoroso quello della
Lega nord abilitata a prendere soldi dallo Stato e ad occupare tutte le
frequenze disponibili).
Questo discorso per dire che l'attuale ispettorato della Sicilia diretto
dalla signora Mangione si distingue in solerzia repressiva in un settore
talmente disastrato che dovrebbe indurre quando meno alla cautela.
E qui veniamo al punto che conclude questa premessa:
vengono segnalate al Conna le
disattivazioni di alcune radio per non aver ottemperato a quanto esigeva
la legge 66/2001.
Quindi, "l'ispettorato "
di Palermo, abbandonando ogni prudenza se non altro dettata dal buon
senso, ha deciso di adottare le la linea dura.
Bene, ne prendiamo atto, ma nel contempo invitiamo tutte le radio
colpite dal provvedimento liberticida il cui nome viene accuratamente
celato dal direttore Mangione, a prendere contatto fra di loro e
con il Conna, affinché sia possibile dimostrare in sede giudiziaria la
sospetta* costituzionalità della legge n.66/2001.
*
Nota L'aggettivo "sospetta" è utilizzato non in funzione di un
nostro dubbio, ma per rispetto nei confronti della Corte costituzionale,
la sola in grado di decidere in merito.
14 Aprile 2012
NUOVI PROFITTATORI ALL'ORIZZONTE
Aspettavamo giungessero proposte (e sono puntualmente arrivate) da nuovi
"rilevatori" che hanno inteso prendere il posto di Audiradio che per
tanti annI ha succhiato soldi alle emittenti radiofoniche.
Il presidente dell'Agcom, ancora una volta ha tradito i propri compiti
evitando di avocare le indagini di ascolto come vuole la legge,
preferendo ancora una volta soluzioni di comodo: stia tranquillo il
"poeta" Calabrò che nel momento in cui lascerà l'Agcom e le macerie che
ha prodotto, dietro di lui non ci saranno stuoli di orfani calabroniani
piangenti.
E' un "regalo" la sua persona, venuto non solo dai berlusconidi che in
campo televisivo e radiofonico da vent'anni non mollano la presa
imponendo uomini - ministri, sottosegretari e frattaglie di potere
assortite tra le quali Agcom - di loro totale assoluta fiducia, ma dalle
forze di opposizione - in primo luogo dal Partito democratico - che non
si sa come meglio giudicare se affetto da idiozia continua e galloppante
o cointeressato al festino di ingiustizie.
Calabrò le ha tentate tutte pur di favorire gli "istituti" che hanno
scoperto una fonte di facile guadagno nelle indagini di ascolto, ha
tentato perfino di coinvolgere l'Istat per dare maggiore copertura ai
mistificatori che come ha finalmente capito anche Telecom (La7) hanno
larghe possibilità di truccare i dati di ascolto.
Ora il coinvolgimento di un'altra grossa società dovrebbe far apparire
in una nuova luce il nuovo sistema di rilevamento. Nessuno si illuda, è
la consueta presa in giro ammantata di promesse volte a renderla
credibile.
Ma allora il settore radio-televisivo - qualcuno obbietterà - è
destinato a non rendersi mai affidabile agli effetti degli
inserzionisti?
No, quando un ente pubblico sarà investito del compito di effettuare
sondaggi e rilevazioni, pagato
dall'Agcom cui i soldi non mancano e dalle società incettatrici di
pubblicità, le sole veramente interessate a capire l'andamento
del mercato, saremo i primi a dare tutto il sostegno possibile ad
una iniziativa del genere.
Attualmente, a ripetizione del modello fallimentare di Audiradio,
dovrebbero essere ancora una volta le imprese "rilevate" a versare
ingenti quote di iscrizione, per mantenere dei parassiti che di lì a
qualche anno farebbero la fine dei loro predecessori.
Il consiglio del Direttivo del Conna pertanto è questo: neppure un
centesimo deve essere dato a organismi privati che non possono che
fornire alle concessionarie di pubblicità dati falsi, e quanti
furbescamente tenteranno di sgomitare i loro colleghi partecipando al
festino dei furbi, dimostreranno ancora una volta tutta la loro
stupidità.
Il Conna non ha mai sbagliato le sue previsioni (per il digitale tv
basta consultate il nostro giornale al suo indirizzo
www.nuoveantenne.it per
accorgersene) e anche questa volta siamo più che certi: se le emittenti
vorranno salvarsi dovranno cambiare tutte le strategie che fino ad oggi
si sono rivelate fallimentari, altro che ingrassare le sanguisughe.
04 Aprile 2012
ELEZIONI
Ricordiamo che in occasione della elezione diretta dei sindaci
e dei consigli comunali e di quelle dei consigli circoscrizionali
fissate per i giorni 6/7 maggio prossimi (e degli eventuali ballottaggi
del 20/21 maggio), è indispensabile seguire le regole della cosiddetta
par condicio.
I messaggi pubblicitari per i vari soggetti politici sono di due tipi:
gratuiti e a pagamento.
Ai primi è riconosciuto un rimborso da parte dello Stato secondo
le modalità previste dal comma 5 dell'articolo 4 della legge 22 febbraio
2000 n. 8; ai secondi verrà praticata da parte delle emittenti una
tariffa non superiore al 70 per cento del listino di pubblicità
tabellare.
Il Conna consiglia le radio e televisioni locali di partecipare alla
campagna elettorale perché ciò fa parte dei compiti informativi
essenziali a beneficio dei cittadini presenti nell'area da loro servita.
Per i dettagli previsti per l'organizzazione e la messa in onda vale la
Delibera n.43/12 dell'Agcom il cui testo possiamo inviarlo in email agli iscritti che ne fossero sprovvisti.
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Ultimissime
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