Aprile 2005

ULTIMISSIME

Archivio Ultimissime

Aggiornato al 05/05/05 10.06

 

24 aprile 2005

BEN GLI STA

L'amico Gaspare è stato cacciatto.


06 aprile 2005

CANDELA E CALAMAIO

In questo periodo molti editori telefonano al CONNA per chiedere come procede l'iter burocratico di trasformazione in comunitaria delle radio che hanno scelto questa via in base alle indicazioni contenute nella nota inviata dalla DGSCER alle emittenti per i motivi più svariati "non in regola" con la legge 66/2001.
Fa sorridere amaramente la frase "non in regola" con una legge che è la prima a non esserlo e per giunta con la madre di tutte le regole: la Costituzione.
La cosa è talmente lampante che lo ammettono persino a denti stretti gli stessi funzionari del Min Com nella non invidiabile situazione di dover applicare una legge indecente nei punti ben noti.
Il CONNA rassicura le emittenti che hanno intrapreso ancora una volta - seppur forzatamente - la via della trasformazione, garantendo contemporaneamente al Ministero che "furbi" e speculatori non troveranno posto tra i propri associati ma solo editori intenzionati a continuare con correttezza ed impegno il lavoro in molti casi corrisponde a 30 anni di informazione e cultura locali: furbi e speculatori non sono più tra noi da tempo, hanno venduto gli impianti oppure li hanno affittati o li affittano al miglior offerente.
I tempi non saranno forse rapidissimi perché sono molte le emittenti coinvolte e anche per il verificarsi di una situazione non del tutto inattesa: alle emittenti cosiddette "non in regola", si stanno aggiungendo non poche altre radio che a suo tempo costituirono società di capitali con l'assunzione di dipendenti ma che ora vogliono scegliere una situazione meno penalizzante e dispendiosa.
Crediamo che nel nostro settore una legge peggiore di questa non era mai apparsa tanti sono i danni diretti ed indiretti che ha provocato a gran numero di imprese e anche se arriverà presto o tardi il pronunciamento della Corte Costituzionale ci sono le condizioni per tutte le parti di chiudere senza traumi ed ulteriori strascichi giudiziari questa incredibile parentesi della legislazione radiotelevisiva.
Ci sono purtroppo comunque molti altri obblighi insensati ed anacronistici che "regolano" il settore. Sistemato il nodo della '66 il CONNA dovrà far sentire la propria voce anche presso i rinnovati commissari dell'Autority, citiamo come unico esempio l'anacronismo della registrazione dei programmi trasmessi e della tenuta del "giornale di stazione" (con tanto di bolli...) quando ormai tutte le emittenti utilizzano per la messa in onda sistemi informatici che annotano quotidianamente tutto il contenuto delle trasmissioni. Ci sarebbe persino da ridere di questo residuo burocratico medioevale che obbliga gli editori ad emulare scrivani benedettini mentre contemporaneamente il PC annota comunque tutto senza ausilio di candela e calamaio. 

 

05 aprile 2005

PAR CONDICIO

Il quotidiano Affari italiani ha scritto:


REGIONALI IN CALABRIA

(Elezioni senza par condicio)

"Le variazioni alla legge di ‘Par condicio’ consentiranno a chi ha più mezzi economici di accedere senza freni all’emittenza locale" così Claudio Patrizi della segreteria dell'Associazione di categoria  Conna (Associazione delle emittenti televisive locali) aveva messo in guardia, tempo fa, cittadini e politici.
Tra i casi eclatanti, quello della Calabria, dove alcuni partiti hanno denunciato l’impossibilità di procedere ad una propaganda elettorale nei limiti della legalità.
Ad Affari, Rosa Tavella, capolista di Rifondazione Comunista, fa presente che "alcune Tv hanno abolito i programmi di tribuna politica e quindi i confronti tra candidati. Permettendo solo ai più ricchi di procedere alla propria campagna elettorale, attraverso l’acquisto di spot". 
Fra le Tv simbolo di questa scelta Cityone e Telespazio Calabria, la tv del defunto miliardario calabrese Tony Boemi, amico di Sergio Abramo, candidato regionale per la Cdl.

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