ULTIMISSIME
DAL CONNA |
28
aprile 2001
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27
aprile 2001 Conna,
(Coordinamento nazionale Nuove Antenne)
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25
aprile 2001
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24
aprile 2001 Questa
la lettera di risposta a Rampani:
Busto Arsizio, 11 aprile 2001 Gent.mo
signor Rampani,
rispondo alla Sua email del 4 aprile 2001. Conosco le
problematiche connesse alla sopravvivenza delle emittenti locali e
anch'io ritengo assurdo l'obbligo di assunzione di due dipendenti per
poter trasmettere. Auguri
di buona Pasqua!
Antonio Di Pietro
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23
aprile 2001
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22
APRILE 2001
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20
aprile 2001
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19
aprile 2001
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18
aprile 2001
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17
aprile 2001
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9
aprile 2001 Torniamo
pertanto a ripetere che è necessario inviarci con tutta l'urgenza
possibile, considerato che ciò che avverrà in questa settimana sarà
determinante, la scheda
di adesione alla nostra iniziativa pubblicata in questo stesso sito
al fax (06/35347131).
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10
aprile 2001 Il direttivo del Conna, Coordinamento nazionale Nuove Antenne
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8
aprile 2001 LETTERA
APERTA A CORALLO E ANTI
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7
aprile 2001
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6
aprile 2001 SPESE PAZZE Oggi alle 18 prenderemo contatto con gli avvocati che dovranno presentare il ricorso al Tar, le idee sono chiare gli argomenti non fanno una grinza. Riepiloghiamo. Siamo di fronte ad equivoci ed abusi così vistosi che in nessun altro paese al mondo e neppure in altri settori della vita italiana si sono mai verificati Nel 1994 furono rilasciate abusivamente delle "concessioni" a radio e televisioni in base alla legge 422 del 1993 totalmente prive di valore perché per essere valide avrebbero dovuto essere supportate da piani di assegnazione delle frequenze che non furono mai fatti (articolo 34 comma 5 della legge 223/90): mancava in sostanza l'oggetto della concessione, ovvero le frequenze. Sempre la legge 422 impose nella stessa occasione alle televisioni di assumere tre dipendenti (aumentati poi a quattro), obbligo palesemente incostituzionale per un già avvenuto pronunciamento della Consulta contro le assunzioni forzate in campo agricolo. Non basta, In contrasto con il codice civile, i ministri che si sono succeduti hanno costretto le piccole società di persone e le ditte individuali televisive (ora lo si vuole anche per le radio) a trasformarsi in società di capitali, alle quali si è aggiunta la pretesa (è motivo di un ricorso pendente presso la 2a sezione del Tar) del pagamento di canoni e tasse a emittenti che specie al Sud, spesso riportano ricavi di poche decine di milioni di lire annui! Recentemente poi si è passato ogni limite, ogni confine di buona creanza, imponendo con la recente legge n.66 del 20 marzo 2001 due dipendenti anche alle radio (comprese quelle piccolissime di paese) allo scopo di chiudere loro la bocca definitivamente per lasciare il campo libero alle grandi finanziarie dell'etere. Questi i principali motivi del ricorso, e ci si scusi se sono di poco conto. A fronte di argomenti così vincenti, di fronte ad una resa dei conti che aspettiamo da oltre dieci anni che ha scatenato in questi giorni centinaia di telefonate di consenso, al momento che abbiamo scritto che il costo totale ipotizzato per ciascuna emittente si aggirerà sulle 200/300 mila lire, forse anche meno - una spesa trascurabile per la posta in gioco - si è verificata una selezione fra quanti responsabilmente hanno recepito e altri la cui apatia sembrerebbe dar ragione agli affossatori dell'emittenza locale che hanno sempre considerato ondivaghi e inattendibili determinati soggetti. I soci di una emittente comunitaria nostra antica iscritta si sono particolarmente risentiti per il titolo dell'articolo "I taccagni" di mercoledì scorso 4 aprile che non era certo diretto a loro. Conosciamo molto bene la situazione dei collettivi che si autotassano per coprire le spese generali ai quali il "disciplinare" per le radio, come è avvenuto per le televisioni, chiederà, pur senza imporgliele, garanzie bancarie e numero di dipendenti, mettendoli così in difficoltà rispetto ad altri concorrenti; la realtà però che riguarda principalmente le emittenti commerciali non ce la stiamo inventando. Si dice aiutati che il ciel ti aiuta; Il Conna non è certo il cielo, tuttavia la nostra parte la siamo facendo oltre il dovuto e vorremmo che tutti partecipassero con grandissimo entusiasmo alla difesa comune. Settembre è lì che arriva e se non otterremo prima delle ferie estive un immediato rinvio alla Consulta di ciò che appare come un grave attentato alla libertà di espressione (le premesse ci sono tutte), ogni radio commerciale dovrà presentare due dipendenti in regola insieme alla domanda di "concessione". E' bene che invece di soffermarci sui titoli dei nostri articoli che per ragioni di tempo e di lavoro scriviamo con tanta fatica ci si regoli per tempo.
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6
aprile 2001 NOTA
IMPORTANTISSIMA - oltre alle adesioni AL RICORSO "a
voce" (numerosissime) preghiamo di stampare e compilare la scheda
pubblicata su questo sito e di spedirla al fax 06/35347131 |
5
aprile 2001 |
4
aprile 2001 |
3
aprile 2001 |
2
aprile 2001 "Da
più parti ci vengono testimoniati tentativi da parte di associazioni
minori di appropriarsi della nostra lunga storia alla maniera dei
magliari che si spacciano rappresentanti di grandi marche.
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1
aprile 2001 AVVISO
AI NOSTRI ASSOCIATI CANALE
102 - TERMOLI
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