25 marzo 2013
MOVIMENTO 5 STELLE E AGCOM
Chi ha preso visione di quanto abbiamo scritto sul nostro
giornale Nuove Antenne numero di dicembre all'indirizzo
www.nuoveantenne.it si sarà accorto leggendo l'articolo di
prima pagina che la nostra sfiducia verso uomini e partiti è totale.
Non è una novità; dopo aver tentato tutte le strade possibili con tutti
i gruppi non ottenendo praticamente nulla, abbiamo scelto l'unica strada
che a tanti italiani è parsa la sola praticabile: sperare nell'azione
del Movimento 5 Stelle.
Per non avere ripensamenti e assicurarci che altre strade non ce
n'erano, abbiamo deciso di incontrarci con il presidente dell'Agcom
Angelo Marcello Cardani che non ha potuto rifiutarci il colloquio per
aver ricevuto in precedenza i rappresentanti di alcune associazioni che
non esitiamo a definire parassitarie e collaborazioniste.
E' così, che il 7 febbraio scorso alle 10,30 senza far suonare di gioia
le campane come toccassimo il cielo con le dita, ci siamo incontrati con
Cardani avendo delle conferme circa la sua volontà di proseguire
sulla strada già percorsa da Corrado Calabrò e di valersi dei soliti
soggetti che hanno prodotto la catastrofe del settore televisivo e
radiofonico, ovvero la Fondazione Bordoni, la vecchia dirigenza
ministeriale, nonché tutta una serie di figuri di contorno dove la
loro incompetenza si mescola al loro opportunismo.
Dell'incontro, che non ha prodotto nulla di notevole, non abbiamo fino
ad oggi ritenuto importante neppure parlarne, ma visto che c'è chi
ancora chi si illude e spera in ravvedimenti e ripensamenti
improvvisi, ci sentiamo in dovere di dire che il M5S ha inserito nel suo
programma un punto che nella sua semplicità è quanto di meglio sia
stato fino ad oggi proposto: l'abolizione delle costose Autorità che
non garantiscono un bel nulla se non l'abuso il favoritismo e la
prevaricazione.
06 marzo 2013
ANCORA SUI DIRITTI CONNESSI
Molti hanno finito per pagare i cosiddetti "diritti connessi" per
quieto vivere, anche perché in questa prima fase le richieste non
si sono mostrate particolarmente esose, tuttavia a molti è rimasto
l'amaro in bocca e il timore di essere assillati in un prossimo futuro
da pretendenti di ogni tipo al fine di ottenere una percentuale sui
ricavi dei loro già magri bilanci, pericolo scongiurato dal legislatore
della legge 633 sul diritto d'autore che attribuì alla sola Siae
l'esclusiva di farlo.
Chi ha inteso rompere le tante complicità che hanno condotto ad una
situazione per certi versi assurda è Giampaolo Bassi di Radio Universal
di Verona che è deciso a difendere la sua azienda e quelle (se lo
vorranno) di tutti i suoi colleghi operatori radiofonici.
D'accordo con la linea tenuta da anni dal CONNA e ottenuto un esposto
del deputato europeo Lorenzo Fontana che verrà inviato nei prossimi giorni all'Agcom, il nostro antico amico
e sostenitore sta facendo un vasto lavoro informativo rivolgendo
comunicazioni e messaggi a quanti si sono temporaneamente arresi pagando
quanto loro veniva chiesto o resistito (è la maggioranza dei casi) alla
richiesta di balzelli ingiustificati.
Va da sé che attende un notevole sostegno da parte degli interessati per
una efficace difesa che non esclude - se sarà necessario - un ricorso
giudiziario collettivo.
Giampaolo Bassi è raggiungibile al telefono 045/5584893, fax 045/583698
e-mail:
radiouniversal@libero.it
, pronto ad inviare notizie e il testo del documento del
deputato europeo.