La storia del CO.N.N.A.
Il Conna è nato a metà degli Anni Settanta e fino al
1985, quando ha adottato definitivamente la denominazione Conna
(Coordinamento nazionale Nuove Antenne), ha assunto di volta in volta
nomi diversi: 1976 Comitato difesa Montecavo; 1980 AEL, Associazione
emittenti del Lazio; 1981 Coordinamento nazionale Emittenti. Alla iniziativa di Radio Tenda del 1984 - una vera e propria tenda attrezzata a studio radiofonico eretta a Roma in via dei Fori Imperiali per segnalare i problemi della categoria - fecero seguito manifestazioni di massa - le più imponenti che radio e televisioni locali riuscirono ad esprimere - nelle piazze San Giovanni in Laterano, S.S.Apostoli, nonché davanti al Ministero delle Poste e Telecomunicazioni in viale America all’Eur. Qggi il Conna interviene in tutte le sedi a livello istituzionale per salvaguardare i diritti di base delle emittenti locali; nei casi di palese ingiustizia opera anche a beneficio delle singole imprese, consigliando a quanti non siano in grado di provvedere in proprio e ne facciano espressa richiesta, legali esperti nel ramo radiotelevisivo. La voce ufficiale è affidata al periodico "Nuove Antenne", fondato nel 1985, e inviato oltre che agli operatori del settore, a tutti i deputati e senatori, commissioni, Rai, ministeri, magistratura amministrativa, civile e penale ed entità organizzate di più varia natura. La raccolta di Nuove Antenne, reperibile presso la Biblioteca nazionale di Firenze, dimostra - a differenza di altre pubblicazioni specializzate - la lungimiranza con cui il Conna ha saputo prevedere gli effetti delle leggi modellate secondo il volere delle lobby legate alle reti nazionali e ai loro vassalli regionali emanate a partire dal 1990, i cui effetti si sono tradotti ai giorni nostri nella distruzione di 3/4 del prezioso patrimonio informativo "orizzontale" costituito dall'emittenza locale. Il Conna, recentemente, ha seguito il fenomeno delle emittenti di strada (Telestreet) al punto da diventare un punto di riferimento per l’esperienza che i suoi componenti hanno maturato nel settore. Le Telestreet (e le nascenti Radiostreet), esattamente come il Conna aveva pronosticato, non sono altro che la seconda generazione delle emittenti locali che rientrano trionfalmente dalla porta principale, dopo che le forze antidemocratiche che avevano interesse a concentrare i mezzi di informazione in poche mani avevano estromesso dalla finestra quelle di prima generazione.
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