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ULTIMISSIME - Novembre 2011

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26 novembre 2011
ORGANIZZIAMO LA DIFESA
In previsione di possibili modifiche alle regole imposte dai maggiordomi di Silvio Berlusconi, regole che da un punto di vista democratico fanno accapponare la pelle, è necessario mostrarsi in prima linea nel difendere i propri interessi da parte delle imprese televisive e radiofoniche.
Noi del Conna, cerchiamo costantemente di fare la nostra parte comunque vadano le cose non curandoci dei fatalisti, dei disfattisti e di quanti con il loro comportamento egoistico prima ancora di fare male agli altri procedono in senso contrario ai loro interessi.
Quello che segue è l'ultimo comunicato inviato alle agenzie Ansa, Agi, AdnKronos, Asca, Dire, Il Velino per citare le più conosciute.

ATTACCO A FONDO ALLE PICCOLE TELEVISIONI

Il settore radiotelevisivo è in pieno avvenimento catastrofico. Coloro che hanno diretto l’Agcom e il Ministero per lo sviluppo economico hanno imposto una linea esclusiva a beneficio di pochi, grossi gruppi perseguendo interessi a senso unico.
Oggi se ne vedono gli effetti:  emittenti televisive comunitarie associate al nostro sindacato vengono private delle loro frequenze e comunque messe in difficoltà di ogni genere, burocratiche, tecniche e soprattutto finanziarie per costringerle ad abbandonare le loro frequenze a beneficio di gruppi finanziari ingordi e  potenti cui non basta ancora il livello di egemonia che hanno raggiunto.
Il governo Monti deve prendere provvedimenti immeditati nominando persone responsabili nel settore comunicazioni. Gli uomini onesti  e competenti – basta individuarli - non mancano anche all’interno dell’Agcom, nonostante la maggioranza di nomina partitica fino ad oggi ha agito nell’esclusivo interesse di una ferrea concentrazione del settore informativo, lontana anni luce da quanto sancisce l’articolo 21 della Costituzione repubblicana.


Conna, Coordinamento nazionale Nuove Antenne

25 novembre 2011
FERMENTO
Si è svolto a Roma presso l'Ordine nazionale dei giornalisti un convegno organizzato da Telejato, una emittente della Sicilia che opera in un ambiente ad alta densità mafiosa.
Ai problemi di Telejato, il rappresentante del Conna durante il suo intervento, ha aggiunto quelli dell'intera categoria, quello gravissimo e intollerabile dell'esproprio delle frequenze alle imprese locali per consegnarle a multinazionali private, qualcosa che in un paese come il nostro con la Costituzione che ha non possono assolutamente essere tollerate; e poi tutti gli altri, a cominciare dal criterio generale che premia la potenza finanziaria e industriale e non il servizio sociale che una azienda di comunicazione esercita.
Ma il problema che farà saltare il tappo della bottiglia sotto pressione è la volontà di chiudere le emittenti comunitarie, questa evidente ed ennesima negazione della libertà è un piatto forte in grado di salvare l'intera categoria tanto fa rivoltare: un detonatore che potrebbe innescare una ribellione generale, ammesso che gli interessati si muovano per tempo abbandonando i lestofanti che hanno letteralmente venduto i loro interessi e il loro impegno. Non farlo, significherà perdere ogni diritto di critica rinunciando per sempre di esistere.

09 novembre 2011
ALIBI
Fra ieri e oggi le associazioni radio tv dovevano essere sentite dall'Agcom in merito al "Completamento del piano di assegnazione ecc.., consultazione dei soggetti interessati ai sensi di legge". Mentre altri ci risulta si siano presentati secondo l'ordine delle convocazioni separate; il Conna non volendo ratificare, né avvallare o creare alibi di fronte ad una situazione scandalosa imposta d'autorità, ha inviato all'invitante ingegnere Vincenzo Lobianco dell'Agcom la lettera che segue:
 
... nella attuale congiuntura la nostra associazione non profit, profondamente contrariata dall'assetto antidemocratico che leggi e regolamenti hanno stabilito a tutto danno della collettività e del libero comunicare, non ritiene opportuno partecipare alla consultazione odierna stabilita per il Conna alle ore 12 in posizione totalmente ininfluente rispetto a decisioni imposte.
Ciò che ha colmato la misura è l'infamia incostituzionale perpetrata dall'attuale, morituro governo, di espropriare beni (le frequenze di trasmissione) a privati per consegnarli ad altri privati, privilegiando la grossa impresa in ogni senso valutata soprattutto dal patrimonio in suo possesso e non dall'azione sociale complessiva che è in grado di svolgere.
Come avrà avuto modo di constatare esaminando le proposte enunciate nella prima pagina del giornale Nuove Antenne, stiamo cercando di interessare in modo trasversale l'intero schieramento partitico danneggiato in diversa misura da una gestione radiotelevisiva arrogante che ha prodotto degrado in tutti i sensi. Ci sono ovviamente sconosciuti i risultati che potremo ottenere, tuttavia - come facciamo da 36 anni - proseguiremo imperterriti nel nostro indirizzo ammesso che l'intero settore mostri in modo massiccio la volontà di difendersi.
Ci auguriamo di incontrarci prossimamente durante una più felice occasione. Conna, Coordinamento nazionale Nuove Antenne.

05 novembre 2011
INDAGINI D'ASCOLTO

A proposito di Audiradio considerata la volontà dell'Agcom di rilanciare il perverso meccanismo di indagine sugli ascolti delle radio, qualcuno sta provando - agendo in proprio - ad opporsi a decisioni autoritarie prese da Corrado Calabrò e dai suoi fìdi.
In una lettera personale inviata al responsabile del Conna, il titolare di una radio di Salerno dopo aver precisato di essere un  iscritto di Aeranticorallo dalla quale proviene "un assordante e strano silenzio" ci invita a prendere posizione contro quella che potrebbe essere il rinnovo di una antica calamità che ha danneggiato tante aziende.  Questa la risposta conseguente.

...come avrete avuto modo di constatare  nella storia dell'emittenza che abbiamo realizzato dal titolo "Il crollo" (il canale su youtube è "difesatv", è presente l'antica proposta del Conna di valersi dell'Istat. Ma il punto non è questo, perché risiede nella assoluta mancanza di una azione sindacale degna di questo nome, e la colpa è anche vostra che continuate a dare sostegno ai vostri nemici e al loro "strano silenzio", che strano non è perché mentre vi iscrivevate alla loro associazione (non so quanti anni fa) già avevano venduto le vostre speranze per un piatto di lenticchie o di fave, secondo la stagione.
Bene avete fatto comunque a mandare una lettera circolare ai componenti dell'Agcom e il Conna sul numero di Nuove Antenne di dicembre ribadirà i nostri ben conosciuti propositi.

Altri, con una faccia tosta da far impallidire quella di Silvio Berlusconi, sostengono di essere i soli ad aver proposto l'Istat quale ente rilevatore delle indagini di ascolto Audiradio. Ciò è falso e anche un po' vile, perché chi ha un minimo di memoria e non è in malafede, non può non ricordare le numerose proposte del Conna  scritte, dette e pubblicate, di affidare all'ente di Stato per le statistiche non solo le rilevazioni radiofoniche ma anche quelle televisive.  In questa sede non si tratta di rivendicare sterili priorità ma di rispettare la verità mostrando un minimo di pudore nel riconoscere una realtà tra l'altro facilmente provabile.
Il Conna quindi, non solo compie nel caso specifico azioni per evitare il solito gioco del Gattopardo da parte dell'Agcom, ma come ha dimostrato il nostro giornale Nuove Antenne di ottobre visibile sul sito www.nuoveantenne.it sta svolgendo una attività a vasto raggio che per noi è una  "fissa", una chiave pass-partout: recuperare quel rispetto che l'emittenza locale ha perduto da tempo.
Solo riscrivendo nuove regole che riconoscano l'alta funzione dell'emittenza locale e regionale sarà possibile evitare che di volta in volta si debbano tamponare in modo scoordinato falle dovute ad una arroganza istituzionale riservata a coloro che si crede non contino nulla.

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