Agosto 2007

ULTIMISSIME

Archivio Ultimissime

27 agosto 2007
TRE RACCOLTE
Nonostante il mese di agosto sono non poche le imprese soprattutto radiofoniche che stanno rispondendo chiedendo come comportarsi.
E' molto semplice e la cosa non richiede spesa alcuna.
E' sufficiente raccogliere, magari assistiti da un commercialista o meglio da un avvocato, documenti che provino i danni subiti, compresa la corrispondenza intercorsa fra l'emittente e i "circoli" cui si chiedeva un permesso magari negato o si segnalavano interferenze dovute alla mancata pianificazione delle frequenze.
Il tutto dovrà essere fotocopiato in triplice copia e fatta salva una raccolta che resterà all'emittente, delle rimanenti due, una andrà inviata alla nostra associazione e l'altra dovrà essere spedita per posta all'indirizzo europeo che comunicheremo in seguito.


15 agosto 2007

ANNUNZIO
Il Conna come aveva promesso non ha inteso affatto allinearsi al detto, più che napoletano italico  "Chi ha avuto ha avuto ..." , ma costantemente ha aspettato il momento migliore per chiedere giustizia.
Dopo che gli inattendibili tar e consiglio di stato avevano ritenuto "normale" venissero pagati da parte delle emittenti canoni e tasse,  e che legge 66/2001 obbligasse le ditte individuali a snaturarsi imponendo un cambiamento di ragione sociale con l'aggiunta della assunzione coercitiva di dipendenti, in nostri legali, attraverso un fine lavoro di cesello giuridico sono riusciti a porre finalmente la questione in mano ad un giudice civile che mostra di aver capito perfettamente le grossolane (e criminali)  illegalità di cui si sono macchiati i ministri che si sono succeduti alle comunicazioni .
 Non basta, il recente pronunciamento della Commissione europea contro la legge Gasparri ha aperto la strada ad un maxi ricorso di cui al  momento non intendiamo dire di più. Preferiamo ricordare la grande sottoscrizione che il Conna aveva promosso presso i suoi iscritti che ci ha permesso di coprire le spese legali e di proseguire oggi nell'azione. Sappiano solo quanti inviarono un loro contributo che magari neppure più ricordano, che non sbagliarono nel riporre la loro fiducia in noi.
 Ed ora la vera ragione di questo importante "annunzio" che differisce da un normale "annuncio" per la sua pubblicazione periodica.

Tutti coloro che hanno subito ingiustizie come l'essere stati privati della "concessione" per una imperfezione nella documentazione presentata entro il 20 novembre del 1993; per essere stati costretti a disfarsi dell'emittente per l'impossibilità di poter continuare ad esercirla per una qualsiasi ragione dipendente  dalla congerie di leggi vessatorie emanate dal 1990 in poi; che hanno pagato canoni e tasse non dovuti; quanti hanno subito interferenze limitative dello sviluppo dell'azienda a causa dell'assenza di piani di assegnazione delle frequenze, preparino la documentazione probante completa di fotocopie della corrispondenza intercorsa fra "Circoli" e Ministero delle comunicazioni di Roma quantificando in solido i danni subiti e possibili reintegri in frequenza,  Il Conna darà ulteriori informazioni in merito.
 

06 agosto 2007

OCCUPAZIONI VIOLENTE
Non passa giorno che non ci vengano comunicate occupazioni di frequenze da parte di Radio Padania.
La segnalazione più comune riguarda l'apparizione di altre stazioni sulle frequenze inizialmente occupate dalla radio della Lega destinate poi attraverso un "accordo" fra le parti a diventare le "legittime" proprietarie del punto di trasmissione.
Stabilito che il noto obbrobrioso emendamento non è stato contestato da nessuno e che l'appropriazione delle frequenze continua specie in questo mese di agosto fra la distrazione generale, ricordiamo a tutti i danneggiati di difendersi legalmente dall'incostituzionale provvedimento che consente a certuni di comportarsi in un modo che ad altri non è permesso fare.
Al primo disturbo in frequenza anche lieve avvertito spegnendo il proprio trasmettitore, bisogna ricorrere al giudice civile come parte danneggiata, diffidando nel contempo l'ispettorato locale a intervenire immediatamente per far cessare l'interferenza.
Non farlo vuol dire correre il rischio che trascorsi tre mesi, quello che era un appena percepibile segnale cresca mostruosamente annullando completamente l'emissione della radio che inizialmente non aveva individuato il pericolo.
Considerato poi che le frequenze occupate dalle reti "comunitarie" nazionali non è possibile venderle, è necessario stendere una denuncia alla Guardia di finanza chiedendo di scoprire attraverso quale metodo si è aggirato il divieto.
Il Conna è pronto ad allegare agli atti i supporti necessari che potrebbero spingere un giudice particolarmente diligente a rinviare alla Consulta una norma che non ha bisogno di tanti commenti per essere definita scandalosa.

02 agosto 2007
TV DI STRADA
Per legittimare le cosiddette Tv di strada, il Conna presentò lo scorso anno un testo da inserire nella Legge finanziaria sulla falsariga di quello approvato nel 2002 in favore della Lega che ha consentito a Radio Padania di occupare tutte le frequenze disponibili vedendosele poi riconosciute dal Min com.
Purtroppo l'attuale mondo politico preso da considerazioni che di democratico non hanno nulla, non accolse ciò che per  Davide Caparini della Lega fu molto facile imporre anche alle forze del centro-sinistra: una forzatura personalistica contro una nostra proposta democratica.
Ieri le Commissioni VII e IX riunite per esaminare il disegno di legge Gentiloni hanno approvato un emendamento sulle cosiddette Tv di strada - che per fortuna non è ancora legge - presentato da alcuni deputati dell'Ulivo .
Merita a questo punto comparare l'emendamento che segue con quello del Conna.
Si noterà nel primo una approssimazione, una ambiguità; tutta una serie di divieti che il nostro non aveva perché oltre alla libertà più ampia di esercitare i proprio diritti costituzionali impegnava i nuovi piccoli soggetti a rispettare inderogabilmente le regole di convivenza nell'etere. L'emendamento governativo praticamente chiude tutte le porte condannando le piccole emittenti all'inedia e a vivere d'aria.
A differenza del Conna poi che intendeva proporzionare la potenza del Tx al luogo da servire giunge perfino a non precisare se i 5 watt previsti sono quelle generati da trasmettitore o si intendono ERP. Inoltre, le emittenti radiofoniche, dalle quali viene una imponente domanda ,vengono completamente escluse.
Sarebbe bastato un maggior coordinamento ed una minore foga personalistica da parte dell'attuale gruppo di Bologna per dare maggior sostegno politico alla nostra proposta.
Ci saranno comunque altri passaggi parlamentari e può darsi che nel frattempo qualcuno rinsavisca.

Emendamento approvato nelle Commissioni VII e IX riunite

"Dopo l’assegnazione dei diritti d’uso agli operatori di rete di radiodiffusione in tecnica digitale, sulla base del Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze in tecnica digitale, le porzioni di frequenze libere in ambito locale risultanti dalle zone d’ombra nell’irradiazione dei segnali televisivi, possono essere utilizzate, su base non interferenziale, per l’attivita` di radiodiffusione televisiva a carattere comunitario, a seguito di autorizzazione rilasciata dagli Uffici periferici del Ministero delle comunicazioni competenti per territorio, successivamente alla verifica della disponibilita` della risorsa, della compatibilita` con il quadro radioelettrico esistente e all’individuazione dell’area di servizio entro la quale la suddetta risorsa puo’ essere utilizzata.
L’aurorizzarione consente l’attivazione di un solo impianto di diffusione con potenza massima di 5 watt e non costituisce titolo per l’eventuale rassegnazione di analoga risorsa in digitale dopo lo switch-off analogico.
Le frequenze utilizzate non potranno ad alcun titolo essere cedute o permutate con altri soggetti. E` vietata la diffusione di qualsiasi forma di messaggio pubblicitario o di televendita o di telepromozione.
Non sara`inoltre, possibile cedere spazi a pagamento a soggetti politici durante le consultazioni elettorali mentre si applicheranno le norma di par condicio per le emittenti commerciali."

Emendamento del Conna

Fino all’attuazione del piano nazionale di assegnazione delle frequenze radiofoniche e televisive in tecnica digitale, radio e televisioni comunitarie di quartiere o di piccole città sono autorizzate ad attivare impianti di potenza adeguata all’area da illuminare su base non interferenziale con altri utilizzatori legittimamente operanti nello spettro radioelettrico e nel rispetto degli standard vigenti in materia di emissioni elettromagnetiche e di omologazione degli impianti.
Sulle medesime frequenze di trasmissione potranno trovare spazio più emittenti secondo una disposizione planimetrica-radioelettrica definita in accordo con le Regioni coadiuvate dagli Ispettorati territoriali del Ministero delle comunicazioni. Il loro numero non rientrerà nelle quote percentuali riservate alle emittenti commerciali e comunitarie e le regole cui dovranno sottostare saranno le medesime di queste ultime.

 

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