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ULTIMISSIME - Luglio 2015

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22 luglio 2015
I CONSENSI
Cari associati al CONNA abbiamo dato priorità ai contatti con gli oltre 8mila sindaci di tutta Italia e la scelta si è rivelata produttiva anche se è costata (e costa) molta fatica. I consensi sono numerosi, omogenei per le varie regioni,  e non mancano perplessità e diffidenze dovute al nostro Paese sempre meno presentabile che danneggia soprattutto gli onesti.
Non sono pochi per esempio coloro che ci domandano "cosa ci guadagniamo" da questa operazione, "nulla" rispondiamo a quanti pensano che tutto si debba fare con il miraggio di un guadagno finale.
Il vero "guadagno" consiste nel recupero del prestigio e del rispetto per l'intera categoria che ha perso da tempo, e come prova la seconda lettera del sindaco-tipo che pubblichiamo, l'esigenza di ricominciare tutto daccapo a distanza di 40 anni dall'avvento delle prime emittenti con il rilancio di radio e  televisioni locali insperatamente sta giungendo proprio dai sindaci.
L'intero mese di agosto lo dedicheremo a questa operazione, anche perché molti sindaci approfittano delle ferie estive per smaltire lavoro arretrato: non dimentichiamo infatti che essi - specie se amministratori di piccoli centri - rappresentano la parte politica più sana della nazione,  i loro guadagni spesso sono risibili, ed è per questo che abbiamo cercato il loro sostegno in questa nostra grande iniziativa di costituire l'Albo per le Radio di Emergenza (ARE), per il quale le iscrizioni sono sempre aperte anche per informarsi su dettagli tecnici legati all'autonomia di funzionamento dell'emittente.

Spett.le Associazione,

il sindaco di xxxxxxxxx xxxxxxxx esprime interesse per l'iniziativa presentata attraverso la comunicazione pec del 6 luglio u.s. prot. n. 27432, ritiene che in linea di massima sarebbe opportuno aderire al programma delle Radio di Emergenza, e chiede di ricevere maggiori dettagli in merito.
 

Buongiorno,

rispondo con piacere alla vostra mail in Posta elettronica certificata.
Credo fermamente che una buona comunicazione sul territorio debba e possa passare anche attraverso delle buone emittenti locali.
Attività che una volta erano presenti anche sul territorio del mio comune ma che ormai sono quasi definitivamente sparite.

E’ chiaro che sia da un punto di vista informativo che da un punto di vista della sicurezza pubblica sarebbe buona cosa avere una emittente territoriale.

Definire quale può essere il nostro campo di azione però, è compito arduo. Credo sia importante creare le condizioni di economicità tali da permettere la sopravvivenza di tali emittenti che, spesso, muoiono sotto il peso dei costi e dell’emergere dei servizi territoriali di informazione on line. A presto, il sindaco xxxx xxxxxx

08 luglio 2015
AL RILANCIO !
Da quando il Conna ha annunciato la grande iniziativa di rilancio dell'emittenza locale abbiamo ricevuto improvvisamente comunicazioni telefoniche e per iscritto da parte di quanti da anni ci chiedono se esiste in qualche modo la possibilità di aprire una nuova emittente in quelle zone sprovviste completamente di radio locale.
Ebbene SI, oggi siamo in grado di fare affermazioni positive, se riusciremo a superare tutta una serie di ostacoli che Agcom con le loro "delibere" e Mise hanno frapposto, obbedendo ciecamente a leggi e regole tutte volte a favorire la grossa emittenza nazionale, anche se questa ha cominciato a perdere pezzi (e anche larghe fette di "mercato").
La mega operazione che stiamo facendo, (sia pure un po' sproporzionata per la forza-lavoro a disposizione del Conna) di prendere contatto con gli oltre 8000 sindaci italiani in funzione dell'Albo delle Radio di Emergenza (ARE) ha permesso di scoprire il grande interesse che ancora circonda l'emittente locale, connessa in modo insostituibile con le popolazioni del luogo.
Nei prossimi giorni daremo maggiori notizie in proposito, ma nel frattempo avvertiamo chi non lo avesse ancora fatto di mandare la sua adesione preventiva all'ARE precisando se già dispone di un gruppo di continuità elettrica (elettrogeno, a batterie o altro) per assicurare il funzionamento continuativo degli impianti in condizioni di calamità naturali o dolose, o se è nei progetti dell'emittente dotarsi di quanto serve in un prossimo futuro.

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