Luglio 2006

ULTIMISSIME

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29 luglio 2006
EDITORIA
Una emittente radiofonica nostra iscritta - già ditta individuale che si è trasformata in associazione - ci ha inviato una lettera del Dipartimento per il sostegno all'editoria della Presidenza del Consiglio dove si contesta il diritto di percepire i contributi previsti nel periodo che è intercorso fra il 2001 e lo scorso anno.
Invitiamo quanti avessero il medesimo problema a scriverci perché il Conna ha approntato il testo di una lettera che verrà inviato gratuitamente a quanti sono in regola con il versamento della quota annuale di iscrizione alla nostra associazione.
Nella lettera si contesta l'interpretazione della Corte dei conti ed in particolare quella del medesimo Dipartimento editoria che era perfettamente al corrente di come si sono svolti i fatti, invitando a riflettere maggiormente prima di dar luogo ad esclusioni ingiustificate su di una norma (quella della legge 66/2001) palesemente incostituzionale che il Conna non dispera di farla abrogare mediante  decreto all'interno dell'attuale legislatura, mantenendo l'impegno preso con quanti decisero di presentare ricorso.


25 luglio
2006
STRAGIUDIZIALE
Ieri mattina 24 luglio - con un certo ritardo sui tempi previsti - è stata affidata agli ufficiali giudiziari per una pronta consegna alla Siae la diffida che da tempo avevamo annunciato.
In essa, si avverte la Società autori ed editori che il Conna ha rivolto ai suoi associati l'invito di sospendere i versamenti relativi al contratto vessatorio che prevede l'imposizione di una cifra fissa giornaliera, sostituendoli con acconti trimestrali pagabili direttamente o mediante vaglia postale, in attesa vengano ripresi i contatti con la nostra organizzazione di categoria.
L'atto stragiudiziale si è reso necessario per l'insolvenza Siae che dopo aver disdettato la Convenzione Siae/Conna - nonostante reiterati solleciti - non ha inteso dar luogo a nuove trattative per stabilire l'entità dei compensi su base percentuale.
Il fascicolo completo della diffida inviata ieri sarà a disposizione fra qualche giorno e potrà essere spedito in fotocopia - mediante una sia pur lieve partecipazione alle spese sostenute- con la regolare "relata di notifica" comprendente anche i bolli, a quanti hanno problemi con la Siae o pensano di averne in un prossimo futuro.
Qualsiasi giudice, anche digiuno della materia (capita spesso!), di fronte alla stringente narrativa contenuta della diffida non potrà che prendere atto dell'arroganza con cui la Siae è usa procedere contro la stessa legge n.633 che dovrebbe regolare i rapporti con i "consumatori" del repertorio musicale da essa ... tutelato (?). Basta pensare a questo proposito che il pagamento forfettario espropria di fatto i piccoli autori di ciò che è loro dovuto. 
Ma questo sarà il seguito di una battaglia che è appena cominciata e che finirà per toccare inevitabilmente (in questa Italia silenziosa e prona di fronte a qualsiasi sopruso, anche grossolano) l'incostituzionale tassa sui supporti musicali, registratori e riproduttori nonché di un gran numero di prodotti dell'industria del settore.


14 luglio
2006
DUE RAGIONI
Ci viene chiesto il motivo per cui non vengono messi a disposizione direttamente su questo sito i mini programmi video come avverrà per le radio.
Per due ragioni: 
1) per il "peso" eccessivo dei file video/audio che nonostante la compressione in Mpg2 leggibili su Media Player è dell'ordine di 200/300 MB (occorrerebbe qualche ora per scaricarli in Adsl ! ); 
2) è necessario fare una cernita  delle televisioni locali per area di competenza per evitare che due stazioni che magari sono presenti nella medesima zona trasmettano la stessa cosa.


12 luglio
2006
MAGHI E DIGNITA'
Sono cominciati a giungere consensi sui mini programmi video (dai 4 ai 5 minuti ciascuno) su temi ecologici e di costume che abbiamo inviato in disco DVD (contenuto n. 10 pezzi leggibili con Media Players) ad un buon numero di televisioni locali italiane al costo trascurabile di spese postali e di duplicazione cui presto seguirà la versione radiofonica online completamente gratuita.
Il fatto non è casuale perché le televisioni locali hanno finito per rendersi conto che se vogliono conquistare una loro dignità e un ascolto di riguardo e non per  merito fortuito del telecomando,  guadagnandosi la possibilità di essere ambìti veicoli pubblicitari,  devono pur dare qualcosa di professionale alternativo che distolga l'ascoltatore dal bombardamento dell'offerta quotidiana urlata delle reti nazionali.
Considerazioni pertinenti anche in rapporto al pronunciamento del Consiglio di Stato che di fatto proibisce la presenza di maghi, cartomanti e fornitori di numeri al lotto se non dopo la mezzanotte. Abbiamo letto qualche "editoriale" in proposito, purtroppo molto povero di argomenti che si limitava - contrariamente a quanto dovrebbe emergere da uno scritto orientativo (un editoriale, appunto) - a dare semplicemente la notizia o poco più.
C'erano invece almeno tre argomenti forti da mettere in rilievo: il primo costituito dalla totale mancanza di autoregolamentazione da parte delle televisioni delle grandi città; una scandalosa mancanza di misura nel proporre ore e ore di trasmissioni di cartomanti che non potevano passare inosservate agli stessi giudici a detrimento di una programmazione che negli anni è andata via via sempre più decadendo (invece di migliorare), in coincidenza con i contributi erogati dallo Stato; secondo, le strumentali argomentazioni dell'avvocato Rienzi "vincitore" del ricorso al consiglio di Stato colpiscono soprattutto quelle imprese che non godono del traino pubblicitario garantito che Publitalia è usa elargire nei confronti delle emittenti televisive di pura fede berlusconiana; terzo, non è la prima volta che manifestiamo tutte le nostre riserve verso il consiglio di Stato, un organismo dal nome altisonante che neppure dipende dal Consiglio superiore della magistratura ma che fa tutto da sé: si autogiudica e si autoassolve "in casa" mediante un tribunalino interno composto dalle medesime persone che si frequentano giornalmente. Ebbene, il Cds in questa occasione ha scelto la strada più ovvia di colpire gli imbonitori che abusano della credulità popolare certo di riscuotere facili consensi. Anche noi siamo contrari allo svolgersi di fatti che rafforzino la superstizione e ostili all'esibizione di fenomeni o deduzioni che non siano scientificamente provate. Bene, siamo in perfetto accordo, ma per quale motivo allora i coraggiosi giudici di Tar e Consiglio di Stato non hanno cominciato dalle religioni?


03 luglio
2006
DUE SERVIZI
In attesa che il ministro Gentiloni finisca di prendere cognizione di alcuni grossi problemi di cui era già al corrente della loro esistenza sia pur fuori dal Ministero di cui oggi invece è responsabile (le ultime ascoltate sono state tutta una serie di entità rappresentative ai fini del rinnovo della concessione Rai), il Conna non ha perso tempo prendendo contatti con alcune parti istituzionali che hanno confermato l'esistenza di un clima diverso che lascia ben sperare circa una radicale modifica dell'atteggiamento nei confronti di radio e televisioni locali alle quali per tanti anni è stata resa la vita al limite dell'impossibile.
Da parte nostra poi sono state materializzate due idee che avevamo in serbo da tempo. 
La prima - se vogliamo di entità minore - è l'apertura di un mercatino "Offro & cerco" nella rubrica "L'angolo tecnico" che ci era stato richiesto a più riprese, destinato ad avere grande successo tanto è il movimento di attrezzature di alta e bassa frequenza nel settore.  L'altra iniziativa è più importante e fa parte di quel supporto giornalistico-culturale che per tanto tempo il Conna ha manifestato l'intenzione  di proporre non appena le leggi fossero state modificate al punto da affrancare i titolari di emittenti dalle consuete necessità impellenti di sopravvivenza.
Da anni (oltre 10) il Consorzio televisivo Teleambiente di Roma trasmette brevi trasmissioni di circa 5 minuti ciascuna dove vengono affrontati problemi di ordine ecologico e di costume: un qualcosa che qualifica la programmazione di una "locale" che in genere non offre grandi alternative ai telespettatori.
Esistono centinaia di e-mail che provano quanto siano graditi a Roma e nel Lazio questi intermezzi fra una trasmissione e l'altra per la calma e la professionalità con cui sono realizzati, ben lontani dalle grida spesso esagitate che stazioni locali e nazionali ci propinano quotidianamente.
Ambedue i servizi sono gratuiti.  
Solo il secondo abbisogna di un minimo rimborso delle spese di spedizione postale e di duplicazione dei dischi leggibili con Media Players facilmente quantificabili. 
La spedizione degli editoriali video diretta ad alcuni nostri iscritti con i quali siamo spesso in contatto è già cominciata; altre Tv potranno aggiungersi scrivendo al nostro indirizzo (cliccare qui)  .


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