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ULTIMISSIME - Marzo 2010

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Ultimo aggiornamento: 21/04/2010 19.40

29 marzo 2010 
"A GRATIS"
Era un po' di tempo che il Conna non pubblicava sul suo sito lettere arrivate in busta e per e-mail ed è il caso di riprendere perché è sempre utile conoscere le varie opinioni, specie in questo momento di attacco a fondo dell'emittenza locale. Anche la comunicazione che segue che ha preso le mosse dall'articolo "Villania"  ha riportato la scritta: "Non pubblicare nomi e identificativi dell'emittente".

Spett.le associazione. visto i cavilli burocratici e gli obblighi cui siamo sottoposti abbiamo risolto l'annosa questione degli spot gratuiti non facendo più pubblicità elettorale perché avevamo più volte notato che oltre ai partiti minori che potevano anche non disporre mezzi economici consistenti, anche i grossi e ricchi partiti miravano alla gratuità della propaganda elettorale. In pratica non prendevano più contatto con la nostra emittente per fare pubblicità a pagamento ma aspettavano gli si offrisse quella che non costava nulla.
Accertata la presa in giro abbiamo deciso di non trasmettere più spot, né a gratis, né a pagamento.

28 marzo 2010 
DUE PUNTI
La "protesta", in ritardo di mesi se non di anni, fino ad oggi è servita a poco e se nulla accadrà, le "provvidenze" difficilmente verranno ripristinate.
A questo proposito riteniamo che non sia sufficiente una norma abrogativa inserita nello sgangherato decreto milleproroghe senza che sia stata abrogata la precedente disposizione di legge che prevedeva rimborsi editoriali: se fosse così semplice cassare o "disattivare" articoli di legge dall'oggi al domani il governo potrebbe - oltre a produrre leggi ad uso e consumo esclusivo di qualche suo componente -  determinare situazioni di grande disordine facendo ciò che al momento più gli conviene.
Le ragioni per un possibile ricorso collettivo quindi ci sarebbero e dovrebbero poggiare principalmente su due punti:
1) il caos nell'etere dovuto a dolo ministeriale per non aver approntato i piani di assegnazione delle frequenze - una macchia fondamentale che il Conna non ha mai inteso dimenticare -  innescò una rincorsa verso le grandi potenze a radio frequenza - superiori al necessario anche di venti volte  - determinando uno spreco di energia elettrica per le cui spese non a caso era stato previsto un parziale rimborso;
2)  le leggi 422 e 66 hanno obbligato le imprese ad assumere  un numero minimo di dipendenti, una regola che fu oggetto di un ricorso del Conna al Tar del lazio e in seguito al Consiglio di Stato, i quali ostinatamente ne ignorarono la palese incostituzionalità: il ripristino dei rimborsi risponderebbe alle imposizioni di legge stabilendo un essenziale contrappeso.
E' invece sconcertante assistere all'immobilismo e alla mancanza totale di idee che  da parte di chi si è arricchito alle spalle di radio e televisioni e all' accettazione supina da parte dei diretti interessati di uno stato di cose che potrebbe ancora essere cambiato.


Nota di servizio. In attesa comunque di uno sviluppo della situazione, raccomandiamo ad ogni buon conto di rivolgere la consueta domanda annuale entro il 31 marzo indirizzata alla presidenza del Consiglio in via Po 14 - 00198 Roma.

26 marzo 2010 
VILLANIA
Che l'educazione elementare nei confronti delle associazioni culturali e delle imprese che fanno radio e televisione locale sia ormai un lontano ricordo lo dimostra il malgarbo con cui vengono presi gravi provvedimenti all'insaputa di tutti da parte del governo Berlusconi e dall'autorità di Calabrò, la cui credibilità viene finalmente messa in dubbio anche dalle note vicende legate alle intercettazioni telefoniche.
Le cause di tanta ostilità devono essere ricercate all'esterno dell'emittenza in quelle forze che non hanno mai fatto mistero di giungere a selezionare più di quanto non sia già stato fatto le sole aziende che hanno "dignità di impresa", ma anche all'interno, per il frazionamento che impedisce lo svolgimento di azioni collettive in difesa della categoria.
Fino a quando il Conna poté contare su di un largo sostegno delle emittenti dimostrò, come si dice, di vendere cara la pelle tanto in piazza come negli ambienti istituzionali; poi, molti titolari di radio e televisioni scelsero di cedere alle lusinghe di viaggiatori di commercio che li catturarono asservendoli ad organizzazioni parassitarie.
Questo consueto refrain che non sarà l'ultima volta che ripeteremo, spiega anche l'ultima villanìa governativa ben sintetizzata dalla lettera che segue ricevuta ieri.


Un altro sopruso inferto alle emittenti che vedono tagliare anche minuscoli contributi come quello dei messaggi elettorali gratuiti. Siamo stati beffati, sarebbe il termine esatto, dopo tutto il lavoro nel reperire i MAG, la relativa acquisizione degli spot che abbiamo già elaborato e preparato per la messa in onda con le indicazioni del committente elettorale, risposto ai numerosi fax ed email di sollecitazione da parte dei partiti nel mandare in onda gli spot. Ci troviamo alla vigilia delle votazioni senza aver acquisito i messaggi elettorali a pagamento, se lo avessimo saputo prima ci saremmo mossi per tempo, ed invece aspettavamo il decreto che invece non è arrivato.
Da quando è stata varata questa normativa, non ha prodotto che solo fastidi alle emittenti. Un anno non siamo stati rimborsati per via dell'accanimento burocratico per via di alcune certificazioni e dichiarazioni mancanti, mentre stiamo attendendo ancora il versamento relativo alle scorse consultazioni provinciali.
Questa sarebbe una legge che Calderoli poteva, senza riserve, aggiungere al rogo delle 375.000 leggi inutili che ha abrogato.

Scrivete le vostre impressioni in e-mail a conna@conna.it non dimenticando - se così deciso - di aggiungere la nota "non pubblicare nomi e identificativi dell'emittente"

17 marzo 2010 
LA CHINA
Radio e televisioni associate al Conna continuano a mandare in onda brevi messaggi contro i tagli delle "provvidenze" editoriali effettuati dal governo Berlusconi.  Se per le radio la scelta è caduta sullo "spot" messo a disposizione da newslinet realizzato dalla Elite di Milano, le piccole televisioni nostre iscritte hanno preferito dedicare all'argomento apposite trasmissioni informative molto più efficaci per spiegare agli ascoltatori i veri termini della questione.
Alcune associazioni si trovano in gravi difficoltà alle prese con i loro iscritti che le rimproverano per l'imprevidenza che hanno mostrato, trastullandosi nei loro congressi annuali durante i quali affrontavano problemi marginali perdendo di vista l'attacco a vasto raggio che si andava scaricando sull'emittenza locale.
Quando noi titolavamo su Nuove Antenne: "Paolo Romani: un nepotista" o  "Digitale brutale",  essi presentavano la sciagura del digitale come il toccasana di tutti i mali promettendo un roseo futuro.
Lo abbiamo affermato più volte: ciò che è venuto progressivamente a mancare è stato il rispetto per quelle emittenti commerciali o comunitarie  che agiscono sul territorio; non c'è stata considerazione per esse né da parte dell' "Autorità", dei ministeriali, né delle reti nazionali che dopo aver usurpato gli spazi aperti dall'emittenza locale non hanno mai fatto mistero di volerla distruggere completamente.
Sarà difficile risalire la china; forse la comunicazione locale - esigenza primaria e insopprimibile dei popoli di tutto il mondo - riuscirà a rifondarsi su basi completamente nuove: il Convegno di Napoli definito "Assalto al cielo" del 6 marzo di cui abbiamo riferito, ha costituito una sorpresa per la freschezza di intenti e l'entusiasmo dei partecipanti.
Non a caso. mentre ancora una volta invitiamo le imprese storiche radiofoniche e televisive ad autorganizzarsi  prendendo coraggiosamente atto del pericolo che le sovrasta, il CONNA guarda con interesse in quella direzione.


12 marzo 2010 
MODULISTICA
Abbiamo sollecitato i funzionari del ministero dello sviluppo economico comunicazioni a produrre i fac simile dei documenti necessari per rivolgere domanda per la sperimentazione digitale che saranno quasi identici a quelli utilizzati per ottemperare alla legge 20 marzo 2001 n.66.
Ci è stato assicurato che nel giro di dieci giorni verrà approntata la modulistica ufficiale che forniremo ai nostri associati verso la fine di questo mese di marzo per dar modo agli studi di consulenza di soddisfare nel frattempo le richieste dei loro clienti.


11 marzo 2010 
CONVEGNO
Come avevamo annunciato il 4 marzo scorso (vedi) si è svolto sabato 6 a Napoli  l'incontro organizzato da INSU^tv  alla Galleria del Principe, nella ...principesca sala Gemito,  un ambiente regale- antico che solo Napoli e  Torino sanno offrire.
Di fronte ad una platea compressa dal gran numero di partecipanti, molti dei quali appartenenti all'ambiente televisivo e radiofonico, si sono succeduti gli interventi di registi, giornalisti e tecnici.
L'argomento principale derivato da titolo della manifestazione "Assalto al Cielo" è stato quello della rivendicazione di spazi per le organizzazioni  a sfondo sociale molto bene espresso nell'incipit -  che riportiamo  - di un documento scritto da INSU^tv che richiamandosi alla Carta costituzionale rivendica il diritto di espressione manifestato con i mezzi del nostro tempo: televisioni e radio.

I processi di riappropriazione di bisogni e diritti sociali, così come la difesa dei beni comuni, sono sempre più minacciati nella conservazione di uno spazio pubblico nel quale sviluppare ed esprimere tutte le forme di democrazia partecipata. Contemporaneamente la crisi della democrazia rappresentativa e il monopolio della comunicazione mainstream, nonché dei meccanismi di aggregazione del consenso e culturali in genere, va affrontata anche sul fronte della produzione indipendente e della rivendicazione di un ruolo attivo nei flussi massmediatici.
Anche il rappresentante del Conna è intervenuto assicurando tutto l'appoggio dell'associazione nei confronti di INSU^tv e di tutti coloro che da anni ci chiamano domandandoci come comportarsi al fine di rivendicare il loro buon diritto a comunicare. Essi, da oggi, possono mettersi in contatto con noi ( conna@conna.it )al fine di mettere a punto una strategia democratica comune di fronte alla quale la prepotenza dei monopolisti venga finalmente ridimensionata.


09 marzo 2010 
IL PASTICCIO
Giorni convulsi di incontri e di assemblee. Ieri pomeriggio il Conna è stato sentito dai funzionari dell'Agcom a proposito del "Completamento della revisione del piano nazionale di assegnazione in tecnica digitale". Entro cinque giorni all'autorità diremo cosa ne pensiamo, anche se pensiamo che la presenza delle associazioni - prevista per legge - abbia uno scopo meramente consultivo, con scarsissime possibilità di incidere su decisioni già prese.
Lo prova la "delibera" per la sperimentazione digitale dove, gettando la maschera, l'Agcom - senza consultare nessuno - ha sciorinato a cose fatte un pasticcio amaro, cui stiamo pensando come farvi fronte
.


08 marzo 2010 
CALMA
Prima di prendere decisioni in merito alla sperimentazione digitale è bene valutare tutta una serie di elementi visto che c'è tutto il tempo per rivolgere o meno le domande secondo la "delibera" 664 del 26 novembre 2009, formulata con grande arroganza dall'autorità di Corrado Calabrò, contro le leggi vigenti che impongono la partecipazione consultiva estesa tutte le organizzazioni nazionali di categoria.
Calma quindi, il CONNA sta valutando l'opportunità di consigliare i suoi associati a scegliere come comportarsi  in base alla situazione effettiva in cui si trovano.
Nel frattempo, per renderci meglio conto dei termini della questione, invitiamo a collegarsi con newslinet.it all'indirizzo che segue:
http://www.newslinet.it/notizie/radio-digitale-l-fm-analogica-sta-tramontando
L'articolo riportato oltre a chiarire di che cosa effettivamente stiamo parlando, come si dice comunemente, mette in guardia dai pericoli di quello che abbiamo definito più volte il finto progresso di cui si hanno numerosi esempi anche nella vita di ogni giorno e non solo nel campo che ci interessa.
Il digitale televisivo per esempio poteva essere affermato attraverso l'uso del satellite mantenendo l'impiantistica terrestre in analogico per lungo tempo: si sarebbero evitati  traumi, sperperi immensi, inquinamento, sconcerto negli ascoltatori, in una parola la distruzione di fatto di tutto ciò che è stato creato in tanti anni.


04 marzo 2010 
TV DI STRADA
Sabato prossimo 6 marzo, a Napoli, è previsto un incontro cui parteciperà il Conna, organizzato da INSU^TV per il rilancio delle "Tv e delle radio di strada".
L'imposizione del digitale non può escludere tutte quelle entità che operano sul territorio legate ad associazioni, comunità, università, gruppi di studio o altro. Concluso l'esperimento delle "Telestreet" e dello sfruttamento dei "coni d'ombra" che comunque hanno rappresentato un primo tentativo di riappropriazione di spazi di frequenza che appartengono a tutti, la nuova iniziativa si basa su possibilità più serie e meno fatiscenti.
L'assemblea definita "Assalto al cielo",  Confronto pubblico verso la costruzione di un canale comunitario e no-profit sul digitale terrestre in Campania si terrà a partire dalle ore 16 alla Sala Gemito della Galleria Principe di Napoli.
A quanti fossero interessati a partecipare, invieremo per e-mail (dietro richiesta a
conna@conna.it ) il cartoncino di invito con l'elenco dei partecipanti e dei vari interventi.

03 marzo 2010 
SGAMBETTO POLITICO
Questa mattina si è tenuto presso la sede della Federazione nazionale della stampa l'annunciato incontro con le parti danneggiate dal "taglio" dei rimborsi dell'editoria.
Oltre ai rappresentanti dell'emittenza che non hanno mancato di denunciare il provvedimento-sopruso, c'erano i rappresentanti dei giornali in lingua italiana all'estero che hanno visto dimezzare quelle che erano le somme di sostegno editoriale.
Dall'insieme degli interventi è apparso più che fondato  il sospetto che si sia trattato di una decisione governativa di stretto carattere politico: per l'inesorabile legge della concorrenza per quanto riguarda le radio e le televisioni giudicate inaffidabili ed in grado di sottrarre pubblico alle reti private, e per la tendenza politica dei giornali editati all'estero non corrispondente alla parte attualmente al governo in Italia.
Una cosa è apparsa chiara: solo con il concorso generalizzato dei diretti interessati - radio e televisioni locali - sarà possibile far recedere dai propositi di asfissia perseguiti da noti personaggi del ministero delle finanze e della presidenza del consiglio.
Detto in modo più chiaro, la trasmissione continua e incessante di messaggi informativi da parte di tutti - non ha importanza da chi prodotti - può consentire di ottenere i migliori risultati.
A questo proposito - come già abbiamo consigliato - riteniamo che lo "spot" di Consultmedia scaricabile gratuitamente dal sito
www.newslinet.it sia nettamente da preferire ad altri.


02 marzo 2010 
SPOT
Sono giorni di comunicazione al grosso pubblico in attesa del prossimo consiglio dei ministri che rimedi ai danni provocati dagli zelanti "risparmiatori" governativi impegnati a rastrellare soldi da investire nelle "grandi opere": si intuisce che gli appalti non possono aspettare.
Abbiamo potuto verificare che ogni mezzo di informazione - radio o televisione che sia - mostra la tendenza a produrre in proprio un discorsetto informativo, magari affidato alla voce maggiormente conosciuta nell'area di copertura dell'emittente.
Tuttavia, non tutti hanno la voce adatta o sono in grado di farlo; come annunciato,
www.newslinet.it ne ha pubblicato uno scaricabile gratuitamente prodotto dalla Elite di Milano, e anche il Conna ne pubblica uno a fini radiofonici (17 '') realizzato da Giancarlo Coluzzi di Radioimmagine. Anche questo è scaricabile dalla home page.

"
Per finanziare radio e giornali di partito il parlamento ha approvato il decreto del governo che taglia le misure a sostegno delle radio private e a sostegno delle agenzie di informazione indipendenti. Il pluralismo e migliaia di posti di lavoro sono a rischio. Ancora una volta la casta protegge solo sé stessa. Noi non ci stiamo".

01 marzo 2010  (ter)
IL COMUNICATO
Da domani martedì 2 marzo sarà disponibile sul quotidiano telematico www.newslinet.it di www.consultmedia.it ,  uno spot  informativo per far conoscere al grosso dei cittadini quanto sta succedendo ai danni delle radio e delle televisioni che operano sul territorio, mezzi di informazione preziosi che gli oltre 8000 Comuni italiani, le Regioni con i loro Corecom, invece di mostrare un volto spesso ostile, avrebbero dovuto proteggere e se necessario finanziare come un bene di pubblica utilità.
Il comunicato,  prelevabile gratuitamente, (download) sarà bene venga diffuso il più possibile insieme a quelli di altre associazioni, per un momento unitario, volto a salvaguardare un bene comune: il diritto di esistere e di comunicare.


01 marzo 2010 (bis)
LA PRESSIONE (2)
Forse il governo Berlusconi aveva sottovalutato le spinte che sarebbero venute da più parti in favore delle emittenti multiregionali e locali perché quella che sembrava una piccola questione da liquidare con un frego di penna si è rivelata più grossa del previsto.
Anche all'interno del consiglio dei ministri se ne sta parlando e perfino le associazioni collaborazioniste hanno posato il violino delle giornaliere lodi al vice ministro Romani fino a farle scomparire del tutto.
Qualcuno della maggioranza comincia a domandarsi chi abbia sbagliato e come sia possibile rimediare al momento evitando per lo meno la retroattività del provvedimento iniquo.
Chi ha sbagliato è presto detto, basta rifarsi all'assemblea dello scorso anno a palazzo Chigi cui il Conna era stato invitato, per capire che già da allora era presente la tendenza radioteleomicida manifestata da chi teneva banco in quel momento, cioè il solito Paolo Bonaiuti - portavoce del capo del governo - Roberto Calderoli e Mauro Masi, nominato in seguito direttore della Rai.
Essi ci parlarono a lungo di razionalizzazioni bla, bla, bla, (forse già allora pensavano di mettere da parte i soldi per il ponte sullo stretto di Messina destinato a farli passare alla Storia) e l'assemblea terminò con un nulla di fatto.
Tuttavia, il fuoco di voler ad ogni costo spazzare via le "locali" considerate da Fedele Confalonieri - eccetto quelle di sua fiducia politica - brutte, sporche e cattive aveva continuato a covare sotto la cenere.
E' bastata a questo punto la "manovalanza" di uno zelante sottosegretario del ministero delle finanze Finanze, Alberto Giorgetti, un quarantenne veronese del popolo della libertà (quella loro) per cancellare senza pensarci due volte ciò che da anni era previsto per legge.

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