Marzo 2003

ULTIMISSIME

Archivio Ultimissime

Aggiornato al 30/06/04 09.44

 

30 marzo 2003 

NOTA DI SERVIZIO

Riprende da oggi l'agibilità del nostro sito internet www.conna.it che dal suo nascere ci è stato messo a disposizione gratuitamente dalla nostra associata  Radio Krishna di Terni.

Come abbiamo già avuto modo di dire a tutti coloro che ci seguono, è fatto naturale che per effettuare lavori, messe a punto, risolvere inconvenienti dovuti a cause dolose come virus o altro, possono verificarsi interruzioni del servizio.

Ricordiamo quindi di  annotare il sito di emergenza del Conna che è poi quello del giornale, ovvero www.nuoveantenne.it , comunque già ben conosciuto come abbiamo potuto verificare dal numero degli ingressi degli ultimi giorni.

 

24 marzo 2003 

FERMARE LA GUERRA!

Dopo il giornale La Repubblica, una rete televisiva italiana (La7) ha promosso una inchiesta/sondaggio per capire se il Papa potrebbe ancora intervenire in Iraq, riprendendo la nostra proposta che si è tradotta in una valanga di telegrammi pervenuti alla segreteria di Stato della città del Vaticano.

Noi non abbiamo dubbi, il Papa potrebbe fermare la guerra se si recasse in Iraq rafforzando in modo determinante la richiesta che viene da tutto il mondo civile di giungere ad una composizione onorevole del conflitto evitando una catastrofe dalle proporzioni forse mondiali.

Ora più che mai, la risonanza che avrebbe a presenza del Papa a Bagdad potrebbe inceppare la terribile macchina di guerra che altrimenti è destinata a rivelarsi sempre più spietata.

Altri telegrammi quindi, la cui richiesta agli ascoltatori - dopo aver trasmesso la nota registrazione - potrebbe essere rivolta a voce, ufficialmente, dai titolari dell'emittente.

I testi dei telegrammi? Semplicissimi:

 

"Ora più che mai la presenza del Papa in Iraq è necessaria", oppure

"Salvi la pace il Papa recandosi in Iraq, la Chiesa si proporrà ai popoli di tutto il mondo come un elemento primario di pace". 

 

L'indirizzo è il medesimo: 

Segreteria di Stato

00193 Città del Vaticano

 

17 marzo 2003 

IL NUNZIO

Gli annunci apparsi sul giornale La Repubblica e il gran numero di lettere e telegrammi pervenuti alla segreteria di Stato della città del Vaticano hanno probabilmente contribuito ad ottenere un primo risultato: il nunzio apostolico in Iraq monsignor Ferdinando Filoni, ha annunciato che non abbandonerà Bagdad neppure di fronte ad un attacco degli Stati Uniti e dei loro complici europei.

Non è proprio la stessa cosa, ma non è da escludere che il papa che ultimamente è apparso in grande ripresa fisica possa all'ultimo momento prendere la decisione di agire in prima persona.

Comunque vadano le cose, le radio e le televisioni associate al Conna che hanno invitato gli ascoltatori ad inviare lettere e telegrammi al Papa per evitare una guerra che senza il benestare dell'Onu si annuncia come criminale (migliaia di persone che nel momento in cui scriviamo questa nota sono vive, domani potrebbero non esserlo più)  non avranno nulla da rimpiangere: potranno sempre dire che hanno svolto uno di quei servizi di pubblica utilità cui le emittenti locali sono chiamate a fare. 

 

13 marzo 2003 

DDT

Radio e televisioni continuano ad avere vita difficile e anche se qualcosa sotto sotto sta germogliando, esse sono tormentate da parassiti di ogni genere, e una volta tanto non ci riferiamo a note associazioni, ma a pretendenti  che si sentono autorizzati a chiedere soldi - percentuali sui ricavi -  in base ad un vago riconoscimento sui "diritti connessi" a quello d'autore, derivati dall'incentivo (superatissimo!) a beneficio dei discografici contenuto nella legge 633 del 1941.

Essi, usano spregiudicatamente la Guardia di Finanza - i cui interventi sarebbero degni di causa migliore - contando anche sul fatto che i titolari delle emittenti - anche se con l'amministrazione perfettamente in regola - raramente trovano il coraggio di farsi ricevere preventivamente dai comandanti locali delle Fiamme Gialle mettendoli in guardia dalla  strumentalizzazione cui potrebbero essere fatti oggetto.

Il Conna, ha già consigliato di far ciò in quanto miglior antiparassitario del momento, promettendo di intervenire direttamente a livello nazionale per affrontare alla radice il problema nelle sedi più appropriate.

Una di queste è la Siae stessa il cui commissario Mauro Masi - se nel frattempo non verrà chiamato ad altra occupazione - potrebbe riproporre la Società degli Autori come unico punto esattore di riferimento, incaricandosi poi di distribuire quanto dovuto ai vari aspiranti ai "diritti connessi".

Se la cosa alla Siae non interessasse o fossero in passato intervenuti fatti tali da rendere insanabili i rapporti con "fonomeccanici", allora venisse costituita una apposita  società privata per la percezione dei diritti non solo degli autori di musica e testi . 

A questo punto, le varie associazioni che in breve tempo potrebbero anche assommare a svariate decine, "arrangiandosi" fra di loro, allenterebbero la presa sulle emittenti locali già alle prese con tanti problemi, le quali  ricambierebbero facendo a meno della bomboletta del baygon.

 

07 marzo 2003 

SCARSITA' DI BIADA

Dai dai la lenta abrasione di una goccia riesce a scavare il granito, fatto che a ben pensarci sembra impossibile che si possa verificare.

Sia pure con una similitudine un poco azzardata, la tesi del mancato rilascio delle concessioni a seguito della vessatoria legge 422 del 1993 in assenza del Piani di assegnazione delle frequenze ha finito per far breccia anche nelle menti più ottuse passando per la fronte delle facce cavalline dotate di paraocchi e del sacco della biada appeso alle orecchie.

Ci si perdoni un poco di animosità nel dire queste cose, ma gente che di biada ne ha mangiato parecchia ce n'è tanta e finalmente, mancando progressivamente il cibo, anche loro hanno cominciato a ricercare altri argomenti, nuovi improbabili argomenti scusanti per giustificare il disastro che hanno prodotto ai danni dell'emittenza locale.

Il fatto che il Tar del Lazio, non appena sente parlare di "concessioni" è pronto a lavarsene le mani, sia pure evitando di prendere coraggiosamente posizione dando ragione a chi chiede giustizia, è indicativo e non è passato inosservato. 

Nella attuale sede politica destrorsa, a differenza di quanto avveniva per quella sinistrorsa,  si è più furbi,  più accorti per non accorgersi della insostenibilità di difendere la validità di concessioni rilasciate incautamente.

Tre sono le ragione che hanno impedito fino ad oggi all'accorto ministro Gasparri di dar luogo all'applicazione della inapplicabile legge numero 66:

 

1) l'abusivo rilascio delle concessioni che non concede appigli giuridico/legali alla legge 66 e che tra l'altro fa cadere di colpo tutti gli obblighi di legge cui erano tenuti i concessionari, compresi quelli informativi, versamento di cànoni, cauzioni, tasse governative e quant'altro;

2) la "prosecuzione dell'attività" comunque non poteva che avvenire alle medesime concessioni del rilascio delle finte concessioni, ovvero consentita anche alle ditte individuali che non avessero assunto dipendenti;

3) la nascita delle "televisioni e radio di strada" hanno di colpo mostrato maggiormente difendibile la posizione delle emittenti locali già esistenti.

 

Abbiano fiducia quindi tutti coloro che vorrebbero investire e migliorare la propria impresa, lo facciano senza esitare; il buon senso, anche a livello politico e ministeriale sta prevalendo e non ci sarà uno scontro; tuttavia se qualcuno avesse l'imprudenza di volerlo ad ogni costo siamo pronti a scontrarci, in tutte le sedi.

Conna, Coordinamento nazionale Nuove Antenne.

 

Oggi abbiamo appreso dalla segreteria di stato della Città del Vaticano che l'iniziativa contro la guerra che fa onore alle "locali" - diretta a interessare la persona del Papa - si è materializzata in un imponente numero di telegrammi provenienti da tutta Italia ed in particolare dal sud. 

Anche News Line ( www.newslinet.it ) ha ripreso il nostro comunicato uscito da Ansa, Agi e AdnKronos. 

 

03 marzo 2003 

LA STORIA
Il costante impegno per le questioni di fondamentale importanza per l'esistenza delle emittenti locali, ci lascia ben poco spazio da dedicare a diversivi che non siano di stretta attualità.

Da tempo, per esempio, dovevamo scrivere una succinta storia del Conna da pubblicare sul nostro sito fino a quando ci è stato chiesto da più parti di parlare un po' di noi, in particolare dalla Regione Piemonte e dal presidente del sindacato cronisti romani Romano Bartoloni.

Ecco quindi, raccontata in poche righe, una vicenda associativa che continua, ben lontana dal definirsi conclusa. 


Il Conna è nato a metà degli Anni Settanta e fino al 1985, anno in cui ha adottato definitivamente la denominazione Conna (Coordinamento nazionale Nuove Antenne), ha assunto di volta in volta nomi diversi: 1976 Comitato difesa Montecavo; 1980 AEL, Associazione emittenti del Lazio; 1981 Coordinamento nazionale Emittenti. E' la più antica associazione radiotelevisiva di categoria indipendente "non profit" rimasta nel nostro paese a difesa dei piccoli e medi editori televisivi e radiofonici per tutelare il loro diritto costituzionale di comunicare.

Alla iniziativa di Radio Tenda del 1984 - una vera e propria tenda attrezzata a studio radiofonico eretta a Roma in via dei Fori Imperiali per segnalare i problemi della categoria - fecero seguito manifestazioni di massa - le più imponenti che radio e televisioni locali riuscirono ad esprimere - nelle piazze San Giovanni in Laterano, S.S.Apostoli, nonché davanti al Ministero delle Poste e Telecomunicazioni in viale America all’Eur.

Qggi il Conna interviene in tutte le sedi a livello istituzionale per salvaguardare i diritti di base delle emittenti locali; nei casi di palese ingiustizia opera anche a beneficio delle singole imprese, consigliando a quanti non siano in grado di provvedere in proprio e ne facciano espressa richiesta, legali esperti nel ramo radiotelevisivo.

La voce ufficiale è affidata al periodico "Nuove Antenne", fondato nel 1985, e inviato oltre che agli operatori del settore, a tutti i deputati e senatori, commissioni, Rai, ministeri, magistratura amministrativa, civile e penale ed entità organizzate di natura la più varia.

La raccolta di Nuove Antenne, reperibile presso la Biblioteca nazionale di Firenze, dimostra - a differenza di altre pubblicazioni specializzate - la lungimiranza con cui il Conna ha saputo prevedere gli effetti delle leggi modellate secondo il volere delle lobby legate alle reti nazionali e ai loro vassalli regionali emanate a partire dal 1990, i cui effetti si sono tradotti ai giorni nostri nella distruzione di 3/4 del prezioso patrimonio informativo "orizzontale" costituito dalla emittenza locale.

Il Conna, recentemente, ha seguito il fenomeno delle emittenti di strada (Telestreet) al punto da diventare un punto di riferimento per l’esperienza che i suoi componenti hanno maturato nel settore.

Le Telestreet, esattamente come il Conna aveva pronosticato, non sono altro che la seconda generazione delle emittenti locali che rientrano trionfalmente dalla porta principale, dopo che le forze antidemocratiche che avevano interesse a concentrare i mezzi di informazione in poche mani le avevano estromesse dalla finestra.