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28-03-2004 - Anche la Radio Vaticana sperimenta il digitale. Ma non crede al DAB - Iniziano le sperimentazioni di diffusione digitale delle trasmissioni della Radio Vaticana. Ma la tecnologia prescelta non è il DAB, ormai praticamente abbandonato anche dalla RAI (che ha preferito riconvertire gran parte dei canali H2 al più produttivo DVB-T), ma l'emergente DRM (Digital Radio Mondial), sistema trasmissivo basato sulla traduzione numerica delle analogiche onde corte e medie. E mentre si vocifera che anche in casa RAI si starebbe studiando la possibilità di digitalizzare le emissioni OM e OC, con la decisione della Radio Vaticana viene inferto un altro durissimo colpo alla credibilità della tecnologia DAB, ormai relegata in una nicchia esoterica (ricevitori non se ne vedono e vendono e le sperimentazioni in corso sembrano ormai interessare soli i diretti interessati...). Ma non sarebbe solo lo Stato Vaticano ad interessarsi al DRM. Da quanto si apprende, tale tecnologia - già sperimentata con efficacia oltre oceano - si appresterebbe a sbarcare in forza anche in UE, insieme al sistema IBOC (cd. FM Digitale), che digitalizza le emissioni FM analogiche (NL)