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L'ANGOLO TECNICO

 

IBOC in FM

In questa pagina faremo alcune considerazioni sulla radiofonia digitale e sugli standard di cui recentemente si è fatto gran parlare, questo perchè molti editori radiofonici ripongono, non sappiamo quanto a ragione, grandi speranze nelle future trasmissioni numeriche.
Premesso che il sistema adottato ufficialmente in Italia è il DAB, teoricamente appetibile perchè si avvale di nuove bande di frequenza garantendo frequenze pulite e ascoltabili, gli editori italiani che tranne rare eccezioni combattono continuamente con interferenze ed Ispettorati vedono quindi come "manna dal cielo" una frequenza pulita da non dover difendere con i denti.

Anche se a mio parere risulta interessante solo la banda III (200 Mhz) che in Italia pare sia già stata promessa alle compagnie telefoniche per l'UMTS, la banda L (900 Mhz) ha caratteristiche di propagazione penalizzanti e richiede costosi sistemi di trasmissione con caratteristiche cellulari.
Inoltre lo standard è ormai vetusto perchè negli ultimi anni, grazie ai progressi informatici, gli algoritmi di compressione audio ed i protocolli digitali hanno avuto miglioramenti tali che sarebbe singolare adottare il protocollo DAB oggi quando su qualsiasi PC "gira" un audio digitale molto più avanzato.

E i ricevitori...? troppo cari e nessuno li compra anche perchè l'FM attuale ha una qualità più che buona. Succede così che anche le reti nazionali hanno abbandonato i consorzi DAB dopo campagne martellanti ed inutili per convincere ad acquistare i ricevitori: la stessa RAI ha dismesso gli impianti sperimentali DAB attivi da anni convertendoli quando possibile in canali DVB-T ed inserendo in questi i programmi Radio RAI FM.
Una svolta da seguire con attenzione da parte degli editori privati
. Essa non potrà non condizionare pesantemente il futuro, sopratutto perchè le case costruttrici di ricevitori si orientano in base alle scelte dei grossi editori, RAI in testa.

E poi c'è l'IBOC, lo standard USA di digitalizzazione della banda FM, che permetterebbe in teoria il multicast (analogico + digitale contemporaneamente) ed un futuro solo digitale con più programmi su unica portante. In Svizzera lo si sta sperimentando e in altri paesi europei lo si sta valutando positivamente.

Constatando che molti editori radiofonici associati al CONNA ripongono grandi speranze nell'IBOC come futura valorizzazione delle loro attuali frequenze, ho approfondito l'argomento e ho constatato che non sono solo rose e fiori....
La banda occupata si allarga paurosamente con l'inevitabile conseguenza che le stazioni lontane o comunitarie di bassa potenza, sinora ben sintonizzabili, spariscono "divorate" dalle sottoportanti IBOC di stazioni più vicine o potenti (parliamo di FM USA canalizzata a 300 Khz con apparecchiature super professionali).


Esempio di impegno di banda di una portante IBOC

E' persino nato un sito di protesta di ascoltatori ed editori di radio "mangiate" dalle sottoportanti  IBOC dalle più vicine e potenti stazioni che lo hanno adottato.


Esempio di emissione FM stereo con RDS e sottoportanti ausiliarie

La FCC USA sta persino considerando di "allargare" la banda FM in basso fino a 78 Mhz per ricanalizzare e chetare le furiose proteste.
Tutto ciò mi fa pensare che l'IBOC nelle versione ibrida analogico+digitale è del tutto improponibile nella caotica FM italiana. Figuriamoci: bisognerebbe adottare una canalizzazione di 400 Khz tra le frequenze... una barzelletta da noi!

Considerazione fondamentale è che le trasmissioni digitali pur compresse in modo ottimale richiedono una ben determinata banda passante mentre un canale FM ha una banda di 150 Khz un canale televisivo 5.5 Mhz!
La differenza di banda liberata tra il digitalizzare un canale FM e uno TV non ha confronti a favore del secondo. In 5.5 Mhz ci sta di tutto: 8 programmi TV compressi e per ogni canale TV lasciato libero ci stanno 4 radio.

L'IBOC si applica anche alle trasmissioni in AM e la sua configurazione ibrida analogico+digitale risulta molto interessante per le Onde Medie, qui l'incremento di qualità audio della digitalizzazione sarebbe davvero molto interessante e non poca cosa come per l'FM. Inoltre le caratteristiche di propagazione della frequenza garantirebbero una buona ricezione almeno diurna delle sottoportanti digitali anche con bassa potenza.
Durante la notte con le onde di cielo delle stazioni continentali non saprei se è lo stesso ma la prospettiva è comunque interessante e viene descritta sul sito il cui collegamento è il seguente: http://hawkins.pair.com/wor.html

Per ulteriori informazioni è possibile scaricare alcuni documenti riguardanti il sistema IBOC cliccando sui collegamenti seguenti:
- IBOC 1
- IBOC 2

(i file sono in formato pdf ed in lingua inglese)

Danilo Maddalon